La Nuova Sardegna

ORISTANO. Una protesta senza molti giri di parole, quella del presidente del Comitato provinciale Inps di Oristano Salvatore Usai, che denuncia le scelte della Direzione nazionale dell’Istituto e la spaventosa carenza di personale che stanno creando gravi problem agli utenti e allo stesso ente. «Preso atto della gravissima situazione relativa alla tempistica nella erogazione dei servizi all'utenza, come da elaborazioni effettuate dalla Direzione Regionale dell'istituto, il presidene esprime dissenso sulle scelte effettuate dalla Direzione Nazionale dell'INPS, che non permette assunzioni rispetto al collocamento in quiescenza dei dipendenti».

I numeri della sede Inps di Oristano sono definiti da Usai drammatici: «A fronte di 98 dipendenti in servizio il 31.12.2013, di cui due dirigenti ed un medico, oggi i dipendenti risultano 80, di cui un dirigente ed un medico». Insomma, in quattro anni l’Inps di Oristano ha perso 18 dipendenti, e ora arriva l’ennesimo “taglio” che ha riguardato una figura dirigenziale, lasciando così scoperto un servizio di prossimità locale.

«Tali scelte hanno ovviamente ricadute negative sulla erogazione dei servizi, siano essi relativi alla tempistica nella erogazione dei trattamenti di quiescenze, nonchè delle “Prestazioni a sostegno del reddito”, per le quali sono particolarmente colpite le fasce con maggiori difficoltà sociale ed economica». Oltre quindi ai disagi provocati agli utenti, c’è un altro aspetto conseguente a questi tagli: «Il mancato rispetto delle scadenze codificate ha una ricaduta diretta sui dipendenti, nonchè sullo stesso Istituto che a causa ricorsi giudiziari spende cifre considerevoli per interessi di mora». Usai non resterà a guardare: «Il Comitato interesserà della problematica la classe politica, sindaci, rappresentanti della Regione e parlamentari espressione del territorio di Oristano».