La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, l'olocausto dimenticato: lo sterminio degli omosessuali in una mostra

Un'immagine delle esposizioni della mostra "Omocausto"
Un'immagine delle esposizioni della mostra "Omocausto"

Il liceo artistico Carlo Contini ospita l'esposizione "Omocausto" in vista del Giorno della Memoria

20 gennaio 2017
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ORISTANO. La Giornata della Memoria si avvicina. Della grande tragedia che accompagnò quella immensa della seconda guerra mondiale restano le immagini dell'olocausto, parola che tutti associano allo sterminio del popolo ebraico perpetrato nei campi di concentramento nazisti.

Ma c'è un altro olocausto che, spesso, viene dimenticato perché a fianco a milioni di ebrei nei lager trovarono la morte tantissime altre persone.

È a una parte di loro che, nell'ambito del progetto "Secondo piano-La scuola ospita i giovani artisti", il liceo artistico Carlo Contini dedica l'iniziativa culturale in coincidenza con il Giorno della Memoria in ricordo del 27 gennaio del 1945 quando le truppe sovietiche liberarono il campo di sterminio di Auschwitz.

Il liceo ospita la mostra "Omocausto". Lo sterminio dimenticato degli omosessuali" curata dall'Arcigay, associazione lesbica e gay italiana. A questa si aggiungono l'istallazione d'arte contemporanea "Omocausto" realizzata dagli studenti del Carlo Contini e Paragraph 175, film di Rob Epstein e Jeffrey Friedman che racconta le storie drammatiche di alcuni omosessuali perseguitati durante il nazismo e sopravvissuti allo sterminio.

L'iniziativa, realizzata in collaborazione con il Centro di Documentazione della Memoria "Cosimo Orrù" di San Vero Milis, verrà inaugurata sabato 21 gennaio alle 10 e resterà aperta sino a sabato 18 febbraio. L'esposizione, visitabile dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 13 e nei pomeriggi di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, dalle 15.30 alle 18, occupa il secondo piano dell'istituto dove viene proposto un viaggio nel terribile progetto nazista di pulizia etnica, offrendo una meditazione dolorosa quanto consapevole sulla lucida follia di uno dei periodi più bui della storia.

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