La Nuova Sardegna

Oristano

Il sindaco Pintus: «Conguagli irrigui, la Regione ci aiuti»

di Simonetta Selloni
Il sindaco Pintus: «Conguagli irrigui, la Regione ci aiuti»

Arborea. Chiesto un incontro urgente con la Commissione C’è preoccupazione per le cartelle del Consorzio di Bonifica

15 gennaio 2017
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ARBOREA. La possibilità di rateizzare le cartelle che il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese ha inviato agli agricoltori per i conguagli del triennio 2006-2008 non sembrano aver alleviato le preoccupazioni del mondo delle campagne. Prova ne sia la preoccupata nota inviata dal sindaco di Arborea, Manuela Pintus, a Luigi Lotto, presidente della Commissione regionale Attività produttive della Regione, al quale viene chiesta un’audizione urgente. La ragione dell’incontro è contenuta nella stessa richiesta: «Forte preoccupazione per le pesanti ripercussioni che questi costi avrebbero sul settore agricolo, che riveste valore strategico primario per l’intera economia sarda e per lo stesso territorio oristanese, a fronte di un periodo già prolungato di pesante crisi per l’intero comparto».

Il Consorzio ha inviato bollette per complessivi quattro milioni di euro. Serviranno in parte per risollevare le esangui casse del Consorzio, in forte difficoltà, ma sono una spada di Damocle sul capo degli agricoltori di Arborea, sia che operino nel settore lattiero, che nell’ortofrutta, che nell’allevamento in generale. E non a caso, lo stesso sindaco, due mesi fa aveva scritto al presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru e all’allora assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi (di recente dimessa), per spiegare i numeri di una crisi pesante. «La costante riduzione del prezzo medio del latte alla stalla che l'Italia ha registrato per ben trenta mesi (da marzo 2014 ad agosto 2016) ha penalizzato pesantemente il settore del latte bovino e attualmente la situazione degli allevatori dei bovini da latte è di forte crisi a causa di un basso livello di remunerazione del latte prodotto. I dati dell'Osservatorio Europeo indicano che se nel 2014 il prezzo medio del latte alla stalla in Italia era di 39,64 euro/100 Kg, nei primi 10 mesi del 2016 il prezzo medio del latte alla stalla è stato pari a 31,75 euro/100 Kg. Quindi, in circa 30 mesi si sono persi quasi 8 centesimi per Kg di latte. Per rendere evidente il peso che tale situazione determina nell'economia reale di una azienda di medie dimensioni di questo territorio, per una stalla di 80 capi adulti che realizza in un anno circa 800.000 Kg di latte, 8 centesimi al Kg equivalgono (a costi invariati) a una perdita annuale di ricavi pari a euro 64.000».

Con questi numeri, nemmeno l’idea di una rateizzazione basta per rassicurare gli operatori. Ecco perchè, dice Manuela Pintus, serve un incontro dove si trovi una «soluzione che permetta di venire incontro alle esigenze degli interessati e di alleviare il peso di sono gravati». Il termine per presentare le richieste di rateizzazione è scaduto il 10 gennaio.

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