La Nuova Sardegna

Oristano

LACONI

Scuolabus mancato, la minoranza: dove sono i fondi?

Scuolabus mancato, la minoranza: dove sono i fondi?

LACONI. Non sembrano esserci speranze di vedere riattivato il servizio di scuolabus. Le famiglie residenti nelle tre borgate cittadine di Santa Sofia, Su Lau e Crastu, dovranno dunque continuare a...

08 gennaio 2017
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LACONI. Non sembrano esserci speranze di vedere riattivato il servizio di scuolabus. Le famiglie residenti nelle tre borgate cittadine di Santa Sofia, Su Lau e Crastu, dovranno dunque continuare a provvedere autonomamente ad accompagnare i figli a scuola per tutto il resto dell’anno scolastico. Una situazione che lascia l’amaro in bocca dopo mesi di mobilitazione, soprattutto perché riguarda bambini ancora più svantaggiati di altri che devono percorrere ogni giorno circa 40 chilometri per poter frequentare la scuola e perché vivono in una zona non adeguatamente servita neppure dalle linee di trasporto pubblico. I genitori, a metà dicembre, sono stati ricevuti anche dall’ assessore regionale della Pubblica Istruzione Claudia Firino, ma l’ incontro non ha dato l’esito sperato. Sulla questione, ancora una volta, intervengono i gruppi di opposizione “Insieme per Laconi” e “Laconi bene comune” con una interrogazione per chiedere al sindaco Paola Zaccheddu anche quale sarà la destinazione finale delle risorse inizialmente previste per lo scuolabus. Il Comune, infatti, aveva stanziato circa 10 milaeuro per il trasporto scolastico, fondi insufficienti per lo scuolabus, ed aveva, quindi, proposto alle famiglie un voucher per le spese; contributo, questo, rifiutato dalle famiglie e successivamente svincolati. «Ciò che ci lascia esterrefatti – scrivono i consiglieri di minoranza – è che non si sia tenuto conto delle firme raccolte a sostegno della vertenza dello scuolabus, con la violazione palese dell’ art 15 dello Statuto Comunale che prevede espressamente una rapida valutazione e risposta delle istanze presentate dai cittadini». Il riferimento è alla petizione popolare con 539 sottoscrizioni per difendere il diritto dei bambini di poter frequentare la scuola e quello dei genitori di poter lavorare.

Ivana Fulghesu

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