La Nuova Sardegna

Oristano

Laconi si prepara ai fuochi più belli

Laconi si prepara ai fuochi più belli

La sera del 16, in attesa della notte dedicata a S.Antonio Abate, escursioni e visite guidate

05 gennaio 2017
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LACONI. Non sarà l’Epifania a chiudere il lungo periodo di festività nella cittadina del Sarcidano che si prepara a celebrare il rito dei fuochi in onore di sant'Antonio Abate.

Una festa particolarmente sentita dai laconesi e di forte richiamo turistico, le cui origini si perdono nella notte dei tempi e in antiche leggende.

Si narra, infatti, che il Santo scese all’inferno per rubare il fuoco al demonio e, dopo averlo nascosto nell’incavo di una secca ferula, risalì sulla terra per donarlo agli uomini.

Secondo una tradizione ancor più antica, invece, l’origine della festa è legata ad antichi riti pagani. Storie e leggende che naturalmente fanno parte della tradizione di tutta l’isola, ma la cittadina del Sarcidano conserva anche tanti altri aneddoti e curiosità legate a questa festività.

Per permettere ai turisti di approfondire la conoscenza di queste antiche tradizioni l’ Associazione De Lacon organizza, il 16 gennaio, un’ escursione dedicata a “Legni e pietre: i riti del fuoco tra Cristianesimo e paganesimo”.

Legni come i tronchi votivi che andranno ad ardere nel grande fuoco o come il tronco d’olmo dal quale nel XVIII secolo è stata realizzata la statua del Santo che verrà portata in processione. Pietre come quelle dell’antichissima chiesetta del rione Corongiu, che fu anche prima parrocchia del paese e, naturalmente, come le statue menhir.

Il programma prevede, la mattina, la visita ai luoghi più caratteristici del paese tra i quali: il museo e la casa di Sant'Ignazio, il museo delle statue menhir e palazzo Aymerich.

Il percorso prosegue al parco, dove si svolgerà anche il pranzo, per visitare le rovine del castello medioevale, le grotte del neolitico ed i grandi alberi centenari.

«Dopo pranzo – dicono gli organizzatori – la visita prosegue prima alle cascate, poi nella piazza del falò di Sant'Antonio, dove potremo ammirare l'antica chiesa e bere un bicchiere di vino, prima di partecipare ai riti dell'accensione ed alla prima uscita annuale della maschera Su Corongiaiu». (iv.ful.)

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