La Nuova Sardegna

Oristano

La Asl ordina al Comune la bonifica di Is pasturas

di Michela Cuccu
La Asl ordina al Comune la bonifica di Is pasturas

La zona è fortemente inquinata dall’amianto, come ha evidenziato l’Arpas Soddisfazione parziale dell’Associazione ex esposti: qualcuno ha finto di smaltire

21 dicembre 2016
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ORISTANO. “Bonificate la discarica di Is pasturas manna”. È in sintesi la richiesta inviata dalla Asl 5 al Comune, dopo che le analisi fatte eseguire dall'Arpas hanno confermato la presenza di una discarica abusiva di eternit. Il Comune dovrà però risolvere una serie di interrogativi, come ad esempio, cercare di individuare chi ha realizzato quella discarica di amianto, ma anche ai proprietari del terreno, un'area non recintata a pochi passi dall'ex zuccherificio. Una vicenda che potrebbe avere anche altri risvolti, sanzionatori e persino penali, qualora si accertasse che dietro c'è un caso di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi. È ancora presto per sapere come andrà a finire la vicenda nata da un esposto inviato dall'Area, l'Associazione ex esposti amianto, che segnalava una presenza sospetta nell'immediata periferia della città. Un sacco bianco, di quelli che si utilizzano per lo smaltimento regolamentare dell'amianto, con tanto di “A” maiuscola, per indicarne la pericolosità del contenuto. Accanto, posate sul terreno senza alcuna protezione, alcune lastre di eternit, di quelle che venivano utilizzate come coperture di solai e tettoie. I volontari dell'associazione che da anni si batte per la bonifica del territorio dal materiale, fuori legge da oltre vent'anni, da quando si scoprì che le sue fibre provocano malattie mortali come il mesotelioma pleurico e altamente invalidanti come l'asbestosi, avevano presentato un esposto dettagliato alle autorità competenti, correlata di fotografie di quella che fino a qualche giorno fa era una discarica sospetta. Dopo i sopralluoghi e le analisi eseguite dall'Arpas, è arrivata la conferma: a is pasturas manna qualcuno ha depositato, in maniera del tutto illegale, una quantità importante di eternit. La Asl è intervenuta subito, chiedendo al Comune di intervenire per l'immediata bonifica dell'area. Dovranno fare presto: i terreno dove sono stati abbandonati i pericolosissimi detriti risulta, come si legge nella nota della Asl 5, privo di qualsiasi recinzione.

Giampaolo Lilliu, presidente dell'Associazione ex esposti amianto, non nasconde una certa preoccupazione. «Come associazione siamo ovviamente soddisfatti per il tempestivo intervento da parte della Asl e confidiamo che il Comune faccia altrettanto bonificando al più presto l'area – dice – ciò che però lascia piuttosto perplessi è che quella non è la classica discarica abusiva che comunemente siamo abituati a segnalare. Qui non ci sono soltanto materiali e detriti buttati alla rinfusa. Parte dell'amianto è contenuto in un sacco regolamentare di quelli che utilizzano soltanto le imprese autorizzate. Il sospetto è che sia stata fatta una bonifica a metà: legale solo al memento della rimozione, per poi fingere di smaltire correttamente. Se questo fosse accertato, sarebbe preoccupante».

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