La Nuova Sardegna

Oristano

NORBELLO

Festa con i rifugiati, la musica per unire

NORBELLO. Se le differenze, i pregiudizi e la paura di ciò che non si conosce tengono lontani mondi e culture diverse, un linguaggio universale può ridurre le distanze. La forza comunicativa della...

17 dicembre 2016
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NORBELLO. Se le differenze, i pregiudizi e la paura di ciò che non si conosce tengono lontani mondi e culture diverse, un linguaggio universale può ridurre le distanze. La forza comunicativa della musica ha questo potere e per tale ragione le tradizioni musicali rappresentative di realtà distanti geograficamente e culturalmente, ma accomunate da un’emergenza umanitaria di immani proporzioni come le ondate migratorie, sono state scelte come filo conduttore della festa con i rifugiati che si svolgerà oggi pomeriggio al campeggio Nuraghe Ruiu. La manifestazione è organizzata dall’associazione Più Sardegna, dal Centro territoriale per l’istruzione degli immigrati di Oristano e dai gestori della struttura comunale, in cui sono attualmente alloggiati una settantina di profughi provenienti dai continenti africano e asiatico. La struttura apre le porte alla cittadinanza e a due delegazioni di stranieri ospiti negli agriturismi di Neoneli e Ula Tirso. Prevista anche la partecipazione della dirigente del centro che gestisce il servizio d’ istruzione per gli immigrati, Maria Giovanna Pilloni. «L’iniziativa intende integrare i nostri ragazzi con i giovani immigrati perché prendano coscienza della realtà confrontandosi con loro attraverso la musica. Questa ha un linguaggio universale, portatore di un messaggio di pace e comunione tra i popoli», spiega il promotore Mario Dirubbo. Il programma della serata prevede le esibizioni ai bonghi e danze di alcuni ragazzi africani, le performances degli studenti della scuola media a indirizzo musicale di Ghilarza e di alcuni giovani suonatori di strumenti tradizionali sardi residenti nel territorio e in altre località della provincia. La direzione del camping di Sant’Ignazio ha già compiuto importanti passi, non ultimo la collaborazione al progetto d’inserimento di alcuni giovani rifugiati nella squadra del Tadasuni, una formazione mista composta da calciatori del posto e da profughi africani allenata dall’ex vicesindaco di Norbello, Antonello Medde.

Maria Antonietta Cossu

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