La Nuova Sardegna

Oristano

Anche da Mont’e Prama gli aiuti per i terremotati

Anche da Mont’e Prama gli aiuti per i terremotati

La delegazione della Diocesi arborense a Amatrice per consegnare i soldi raccolti Una parte dei sessantamila euro arriva dalle visite nel sito archeologico

28 ottobre 2016
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ORISTANO. Proprio nel giorno in cui i fondi raccolti a Oristano sono stati portati a Amatrice e consegnati, nel Comune, così come in gran parte del centro Italia, ci sono state altre due fortissime scosse di terremoto. Mercoledì l’arcivescovo Ignazio Sanna, insieme a una delegazione della Diocesi oristanese, si è recato a Rieti per incontrare il vescovo locale, Domenico Pompili, «per esprimergli la prossimità e solidarietà personale e della diocesi arborense in seguito al grave terremoto, che ha colpito duramente la sua gente lo scorso 24 agosto».

Nell’occasione l’arcivescovo Sanna ha consegnato l’offerta di 60.000 euro, frutto, in gran parte, della colletta raccolta nelle 85 parrocchie della Diocesi lo scorso 18 settembre e, per 7.658 euro, frutto dell’incasso dei biglietti venduti dal 7-9 ottobre a quanti hanno visitato il sito archeologico di Monte’e Prama, nell’ambito di un’iniziativa organizzata in collaborazione con la Soprintendenza e il Comune di Cabras.

L’offerta contribuirà all’edificazione di un centro per i giovani in quel che un tempo fu il complesso monumentale dell’Istituto “Padre Giovanni Minozzi”.

Il viaggio dell’arcivescovo e della delegazione oristanese è, quindi, proseguito sino ad Amatrice, centro che ha pagato un prezzo altissimo in termini di perdita di vite umane (298 morti) e distruzione. A Amatrice monsignor Sanna ha incontrato don Savino d’Amelio, parroco di Sant’Agostino ad Amatrice, che in quella notte terribile salvò ad uno ad uno i 27 ospiti della Casa di riposo Padre Giovanni Minozzi.

Accompagnato da don Savino, l’arcivescovo ha visitato la tenda allestita dalla Caritas per aiutare sin dai primi giorni i sopravvissuti e la Cappella (che funge anche da Sala per il consiglio comunale e da spazio per gli aiuti offerti dai psicologi alla popolazione) «per una preghiera per le vittime e per quanti vivono ancora oggi nella sofferenza a motivo della perdita degli affetti e dei loro beni, in primis la casa - spiega una nota della Diocesi -. Dopo di che con un permesso speciale dei vigili del fuoco e sempre accompagnato da loro, ha raggiunto la zona rossa: dove il dramma di quella notte è ancora percepibile nelle rovine e nel silenzio irreale che si percepisce».

È seguito quindi il momento del pranzo condiviso nella tenda mensa, prima di ripartire verso le 17, dopo aver ringraziato il parroco per la sua forte testimonianza del buon pastore che non abbandona la sua comunità e salutato il cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza episcopale italiana, in visita, pure lui, nello stesso giorno, ad Amatrice ed Accumoli.

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