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Oristano

Filet, due associazioni adesso hanno una sede

Filet, due associazioni adesso hanno una sede

Bosa, il Comune mette a disposizione due locali per altrettanti sodalizi La disponibilità sarà solo per un mese, ma non sono escluse proroghe

29 agosto 2016
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BOSA. Per il momento la disposizione è temporanea, ma non è improbabile che per il futuro si possa pensare ad una definitiva scelta in merito ai locali da utilizzare come punto logistico per la promozione del famoso e storico Filet di Bosa. La giunta municipale infatti ha deciso nei giorni scorsi, in concomitanza con gli imminenti festeggiamenti in onore di Nostra Signora di Regnos Altos, di concedere a due associazioni di Bosa i locali recentemente ristrutturati in via Ultima Costa per allestire mostre e laboratori nelle giornate in cui il centro storico si rianima. L’esecutivo infatti, preso atto che si sono conclusi i lavori nei locali di via Ultima Costa, eseguiti nell’ambito del progetto Manos de Oro e “Destinati alla valorizzazione del Filetdi Bosa” ha preso in considerazione le richieste di alcune associazioni locali che hanno come finalità proprio la produzione e valorizzazione del prezioso ricamo, inserito nelle scorse settimane fra l’altro in un comitato nazionale che ha avanzato all’Unesco la proposta di considerare il merletto italiano, Filet di Bosa compreso, patrimonio culturale dell’umanità. Due infatti le note pervenute al comune di Bosa, una a gennaio 2016 dell’associazione culturale Manos de Oro Filet di Bosa e l’altra, sempre nello stesso mese, dell’associazione culturale La Foce. Entrambe con l’obiettivo di chiedere in concessione, in uso temporaneo per i mesi estivi, i locali di via Ultima Costa. La giunta municipale quindi, nei giorni scorsi «ritenuto che in occasione della festa di Nostra Signora di Regnos Altos si possano organizzare delle esposizioni e dei laboratori per la conoscenza e la promozione dei ricami tipici locali», e acquisiti i necessari pareri tecnico amministrativi ha deliberato sull’argomento con una serie di determinazioni. La prima che da disco verde a mettere a disposizione delle due associazioni richiedenti titolo gratuito, dal 1 al 30 settembre 2016, i locali comunali siti in via Ultima Costa per la promozione del “Filet” di Bosa,” incaricando quindi gli uffici competenti per i conseguenti atti gestionali.

Un piccolo grande passo in avanti quindi, per ora destinato soprattutto alla promozione di un merletto conosciuto in tutto il mondo, prezioso e immancabile componente del corredo delle spose locali, ma anche frutto di guadagno nelle povere economie familiari tra la fine dell’ottocento ed i primi del novecento. Tecnica quella del Filet di Bosa che ancora oggi viene praticata anche dalle nuove generazioni, grazie ad esempio all’impegno messo in campo in questi anni dagli sforzi dell’Associazione La Foce. Resta il nodo però di offrire alle associazioni locali da utilizzare costantemente come sede logistica, un problema di cui probabilmente l’amministrazione si farà carico nei prossimi mesi.(al.fa.)

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