La Nuova Sardegna

Oristano

Pastori, blocco sulla 131

Pastori, blocco sulla 131

Dopo Tramatza, annunciate proteste a Thiesi e Cagliari

30 luglio 2016
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TRAMATZA. Il prezzo del latte in calo, e la contemporanea visita di Renzi nel nord dell’isola hanno riacceso le proteste del Movimento Pastori Sardi.

Ieri un gruppo di loro, dopo una assemblea svoltasi a Tramatza hanno bloccato, sia pure per pochi minuti la statale 131.

La protesta dei pastori non dovrebbe esaurirsi con il blitz di ieri. Sono previste infatti nuove manifestazioni.

Venerdì 5 agosto è stata annunciata una marcia su Thiesi, poi sono previste altre tappe sino al gran finale con una manifestazione a Cagliari con i numeri e la rabbia di qualche tempo fa, prevista per settembre.

Insomma, si torna all'estate calda. Le ragioni? Il prezzo del latte, non ritenuto adeguato al lavoro degli allevatori. «Ma questo è solo il punto di partenza – spiega lo storico leader del Movimento pastori sardi Felice Floris – perché il disagio economico delle campagne è vasto e abbraccia anche l'agricoltura, come dimostrano le proteste per il prezzo del grano».

I pastori si sono riuniti, secondo tradizione, a Tramatza: una affollata assembla per capire se e come tornare in piazza. Il se è diventato subito un sì. E la riunione si è trasferita in mezzo alla Carlo Felice.

«Abbiamo solo voluto lanciare un segnale: senza risposte, la nostra protesta sarà sempre più forte», assicura Floris. E potrebbe tornare a Cagliari. «Alla base del nostro malessere e della nostra protesta, che vorremmo sempre mantenere sull’alveo della correttezza, – argomenta – ci sono le scelte sbagliate e le mancate risposte da parte della politica«. Nel mirino gli industriali del latte, ma gli allevatori sollevano anche il problema dei premi comunitari non percepiti, che rendono, secondo il movimento, impossibile la vita per centinaia di aziende sarde.

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