La Nuova Sardegna

Oristano

«Nelle fontanelle di Bosa torni l’acqua di Luzzanas»

di Alessandro Farina
«Nelle fontanelle di Bosa torni l’acqua di Luzzanas»

Dopo le firme raccolte online, lunedì i promotori incontrano il sindaco Obiettivo, ripristinare la vecchia condotta almeno per l’area urbana e la marina

21 maggio 2016
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BOSA. Che l’acqua delle fonti di Luzzanas torni a sgorgare nelle fontanelle pubbliche di Bosa, anche solo per un litro al secondo rispetto ai quindici di un tempo. In sintesi è questo l’appello lanciato via social dal comitato di cittadini che nelle scorse settimane ha promosso una petizione online su un argomento più volte all’attenzione del dibattito pubblico a Bosa. Il comitato si accinge a presentare richiesta e risultati della petizione direttamente al primo cittadino di Bosa, nei prossimi giorni. Forse già lunedì 23 maggio, durante l’orario in cui la fascia tricolore Luigi Mastino riceve il pubblico. «Con la petizione online si sono raccolte molte firme, quanto basta per dire che rivogliamo l'acqua delle fonti di Luzzanas nelle fontanelle pubbliche», l’obiettivo. Questo si traduce nella proposta che «venga ripristinata la vecchia condotta con un litro al secondo», verso le fontanelle ancora operative in diverse zone dell’area urbana nella città del Temo e nella marina.

«Fondamentalmente – dicono i promotori – i punti della discussione saranno due: il primo è riavere l' acqua delle fonti per limitare l'uso dell'acqua dell'altra condotta (quella Temo, ndc) in cemento amianto, e perchè si è creato un danno economico per i cittadini», spiegano dal comitato.

Per decenni infatti quella in arrivo dalle fonti di Luzzanas attraverso la rete di serbatoi e idrica che serviva diversi centri della Planargia fino a Bosa, approdava al deposito di Pianu ‘e Murtas e da qui veniva dirottata all’ospedale e alle fontanelle pubbliche.

Meta queste ultime di numerosi cittadini che si approvvigionavano con bidoni e bottiglie del prezioso liquido, ritenuto evidentemente di migliore qualità rispetto a quello in arrivo dagli anni ’90 ai rubinetti casalinghi, attraverso il potabilizzatore del Temo.

Questo fatto evitava quindi di acquistare le bottiglie di acqua minerale in commercio risparmiando qualche soldo; un dato anche economico teso al risparmio per le famiglie.

Da qualche anno però Abbanoa miscela a Pianu ‘e Murtas l’acqua di Luzzanas con quella della condotta Temo, prima di immetterla in rete diretta alle fontanelle superstiti di Bosa. La richiesta ora è per il «ripristino della vecchia condotta quantomeno con un misero litro al secondo, anche perchè prima l'erogazione era di 15 litri al secondo», sostengono i fautori della petizione.

Non resta quindi che attendere data definitiva dell’incontro tra cittadini e sindaco, e i successivi esiti per capire se la proposta potrà trovare spalla nelle istituzioni locali prima di arrivare sul tavolo dei responsabili di Abbanoa. In ogni caso che Bosa necessiti di acqua più salubre di quella oggi in rete è un dato di fatto.

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