La Nuova Sardegna

Oristano

Dimentica sotto il banco lo zainetto con la droga

di Roberta Fois ; di Roberta Fois
Dimentica sotto il banco lo zainetto con la droga

I compagni trovano il borsello con le dosi già confezionate e avvisano i professori La polizia rintraccia uno studente di 19 anni che confessa e viene denunciato

13 maggio 2016
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ORISTANO. Non c’erano libri di scuola né penne. Dentro il borsello dimenticato mercoledì mattina sotto un banco di un’aula del liceo artistico Carlo Contini, c’erano invece diciannove dosi di marijuana e 40 euro in contanti, forse frutto di un’attività di spaccio già cominciata proprio tra i banchi.

Il giovane pusher è uno studente di Villacidro, F.M., di 19 anni, che frequenta la scuola e che ha subito ammesso le sue responsabilità non appena gli uomini della Polizia di Stato sono risaliti a lui al termine di una breve indagine. A quel punto è stata inevitabile la denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.

Sono stati altri ragazzi del liceo artistico a notare il borsello lasciato sbadatamente incustodito e a controllarlo per capire chi potesse essere il suo proprietario. Con grande sorpresa, però, al suo interno gli studenti hanno trovato la droga già pronta per lo spaccio. Così, si sono rivolti immediatamente alla vice dirigente, Maria Grazia Piras, la quale non ha potuto fare altro che allertare la Polizia di Stato che ha avviato le indagini e in breve tempo è riuscita a risalire al proprietario del borsello.

«La scuola ha fatto il proprio dovere – spiega il dirigente scolastico Franco Frongia, che non era presente quando è avvenuto il ritrovamento –. Abbiamo un regolamento di istituto che ci impone di prendere determinati provvedimenti. Abbiamo già convocato il consiglio di classe per il prossimo lunedì e lì si prenderà la decisione sulla sanzione disciplinare per il ragazzo, che quasi sicuramente non sarà una semplice sospensione». Sarà una «sanzione dai fini educativi», sottolinea il dirigente che non trova giustificazioni per un fatto così grave.

«Non si può lasciar passare questo episodio con leggerezza – sottolinea Franco Frongia –. La droga non deve assolutamente essere di casa nelle scuole. Ormai noi presidi conosciamo bene la narcotici che fa da anni dei servizi nelle scuole svolgendo un ottimo lavoro. Viviamo in un mondo in cui purtroppo spesso si tende a sottovalutare il problema dell’utilizzo delle sostanze stupefacenti, il consumo viene visto più come un peccato veniale e non c’è una vera e propria condanna dal senso comune».

Ma l’incauta distrazione dello studente servirà perlomeno a sensibilizzare anche i suoi compagni riguardo al consumo di droga. «Mi auguro che serva di lezione sia per il ragazzo che per gli altri studenti – conclude il dirigente –. I ragazzi devono capire che con questi sbagli fanno dei danni principalmente a loro stessi. Sicuramente non mancherà nelle classi un momento di riflessione riguardo quanto accaduto».

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