La Nuova Sardegna

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il progetto

Pirolisi lenta e catalitica, l’energia arriva dai rifiuti

di Roberto Petretto
Pirolisi lenta e catalitica, l’energia arriva dai rifiuti

ORISTANO. Gli addetti al marketing della Maim Engineering dovranno affrettarsi a trovare una sigla più accattivante per il loro progetto di "pirolisi lenta, umida, catalitica e modulare". L'acronimo...

09 maggio 2016
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ORISTANO. Gli addetti al marketing della Maim Engineering dovranno affrettarsi a trovare una sigla più accattivante per il loro progetto di "pirolisi lenta, umida, catalitica e modulare". L'acronimo Rh2ino è poco intuitivo, anche se nasconde un progetto che, almeno nelle premesse, sembra avere interessanti prospettive.

La Maim Engineering è un’azienda cagliaritana che, attraverso la collaborazione di alcuni oristanesi, sta cercando di proporre sul mercato italiano un sistema che consente la produzione di energia dai rifiuti.

La "pirolisi lenta, umida, catalitica e modulare", ovvero la Rh2ino, è una tecnica che, secondo il suo ideatore, Mario Cruccu, consente di produrre energia pulita da qualunque matrice organica (rifiuti solidi urbani, rifiuti organici da attività produttive, deiezioni di animali, biomasse). Ma la cosa che lo renderebbe particolarmente appetibile è la possibilità di ricavare energia anche dal trattamento di pneumatici fuori uso e plastiche. Che tipo di trattamento? La decomposizione termochimica del materiale. Un trattamento fatto con temperature tra i 400 e gli 650 gradi centigradi, in assenza di ossigeno e in presenza di acqua.

Una tecnica che permetterebbe di ottenere dei cosiddetti "gas di sintesi" che si potrebbero utilizzare per generare energia elettrica e termica.

Dal trattamento si potrebbe ottenere anche del carbone solido inerte che può essere impiegato come fertilizzante in agricoltura.

La tecnica brevettata da Mario Cruccu e dalla sua azienda ha trovato una importante commessa in Brasile: a Boa Esperanza, nello stato di Minas Gerais, verrà realizzato un impianto da un megawatt nel quale verranno smaltiti e trattati i rifiuti della cittadina.

Sempre in Brasile è attivo un impianto, funzionante con la a tecnologia Rh2ino, all'Università di Campinas, nello Stato di San Paolo, dove la Società Innova è partner del Parco Tecnologico e Scientifico Innova - Unicamp di San Paolo.

Negli impianti “a pirolisi” si possono trattare deiezioni solide di origine animale, sanse olearie e vinacce, cippato di legno e ramaglie, scarti agroalimentari e di macellazione, rifiuti solidi urbani, frazione organica, plastiche, combustibile derivato dai rifiuti ospedalieri, pneumatici, fanghi da digestione anerobica.

A leggere questo elenco verrebbe qualche dubbio sulla compatibilità di questo tipo di trattamento con l’ambiente: l’azienda assicura che c’èuna minima produzione di inerti e ceneri da smaltire in discarica, una minima produzione di reflui e assenza di inquinamento delle risorse idriche e/o potabili, oltre all’assenza di produzione di gas inquinanti.

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