La Nuova Sardegna

Oristano

Alluvione del 2013, chiesta la riapertura dei termini sui fondi

Alluvione del 2013, chiesta la riapertura dei termini sui fondi

San Nicolò d'Arcidano, il sindaco si rivolge all’assessore Falchi «A molte aziende manca la documentazione richiesta»

24 aprile 2016
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ARCIDANO. Un aiuto per gli agricoltori con la riapertura dei termini per il ristoro dei danni subiti a causa dell’alluvione del 2013. Con una lettera inviata all’assessore regionale all’agricoltura il sindaco Emanuele Cera chiede infatti la riapertura dei termini e lo snellimento burocratico relativo alla partecipazione al bando relativo al “Fondo speciale per il ristoro dei danni subiti dagli imprenditori agricoli a causa degli eventi alluvionali del 18-19 novembre 2013”.

L’alluvione che colpì tutto il territorio del terralbese nei giorni 18 e 19 novembre 2013, creò ingenti danni alle popolazioni, alle abitazioni, alle attività commerciali, artigianali ed agricole, danni solo parzialmente rimborsati; per la categoria agricola è stato predisposto dalla Regione, un Bando per il ristoro dei danni subiti, ma, purtroppo, per la complessità tecnica in termini di quantità e tipicità della documentazione richiesta, anche considerato il tanto tempo trascorso dall’evento, lo stesso risulta di difficile accesso.

Nella nota inviata all’assessore si legge: «La presente, per chiederle cortesemente, di valutare la possibilità di riaprire i termini per la presentazione delle domande di aiuto, a seguito dell’alluvione in oggetto e, possibilmente, rendere meno complessa tale incombenza, questo al fine di consentire a tutti gli operatori agricoli che hanno subito seri danni, di poter accedere ai benefici previsti nel bando»,si legge nella lettera del sindaco. Sono tantissimi infatti gli agricoltori ed allevatori del territorio interessati dal bando: «si sono rivolti al sottoscritto per chiedermi di intercedere con l’assessore di riferimento, al fine di concedere una riapertura dei termini, così da avere il tempo necessario per il reperimento della documentazione richiesta ed un contestuale snellimento della documentazione da produrre – spiega Cera – auspico un positivo accoglimento della mia missiva anche e soprattutto in funzione dell’importanza che il Bando ricopre per un settore, quello agro-pastorale, che versa in uno stato di profonda crisi oramai da troppo tempo e queste risorse potrebbero dare una boccata di ossigeno alle realtà del territorio così da scongiurare la chiusura di tante aziende».

Cristina Diana

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