La Nuova Sardegna

Oristano

Dipendenti “dissidenti” oggi l’ incontro decisivo

di Piero Marongiu
Dipendenti “dissidenti” oggi l’ incontro decisivo

Narbolia, gli impiegati comunali contro il sindaco Maria Giovanna Pisanu Alle 10 summit del segretario generale con i sindacati per ricomporre la vertenza

22 aprile 2016
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NARBOLIA. È durato poco più di un’ora l’atteso incontro, al quale era presente anche il neo segretario Comunale Luigi Mele, tra il sindaco Maria Giovanna Pisanu e i rappresentanti sindacali per gli enti locali Cisl e Uil, Salvatore Usai e Michele Zucca.

Il colloquio con il sindaco Pisanu giunge dopo quello avvenuto la scorsa settimana con il vice prefetto vicario di Oristano, Paola Dessì, ed è stato richiesto formalmente dai sindacati per chiarire i motivi per i quali tutti gli undici lavoratori comunali hanno fatto richiesta di mobilità volontaria.

«I toni sono stati distesi e improntati alla disponibilità – dicono i sindacalisti –. Da parte del sindaco sembrerebbe esserci la volontà di chiarire le posizioni di tutti per trovare una soluzione alla vicenda».

La vicenda che ha portato all’attenzione dei media nazionali la giunta guidata da Maria Giovanna Pisanu, definita il sindaco più cattivo d’Italia, ha fatto emergere una situazione di malessere datata, sfociata nella richiesta di mobilità volontaria dei dipendenti, stanchi di essere dipinti a più riprese e in più occasioni come dei fannulloni.

«Abbiamo sempre fatto il nostro dovere in ogni circostanza – avevano detto i dipendenti –. Sentirsi definire persone che non hanno voglia di lavorare e che ostacolano la macchina amministrativa è assolutamente falso. Gli episodi in cui siamo stati definiti pubblicamente fannulloni dagli amministratori sono tanti, al momento opportuno qualcuno dovrà rispondere del fango che ci è stato gettato addosso».

Nell’incontro di mercoledì sera è stato deciso di indire, per questa mattina alle 10, un’assemblea dei lavoratori. «Questa mattina, insieme ai lavoratori – hanno precisato i sindacalisti – incontreremo il segretario comunale, con il quale valuteremo se ci sono margini per ricomporre la questione o se sarà necessario attuare lo stato di agitazione e proclamare una giornata di sciopero».

Tutto rimandato a questa mattina, quindi, anche se appare certo che i dipendenti comunali non sembrino disposti a passare sopra accuse ritenute gravemente lesive della loro professionalità e della loro immagine.

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