La Nuova Sardegna

Oristano

Il night bersaglio degli incendiari

Il night bersaglio degli incendiari

Siamaggiore, è il quarto attentato subìto in due anni dal Coyote Ugly

13 aprile 2016
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SIAMAGGIORE. L’incendio è divampato intorno alle due del mattino di martedì, quando il locale era chiuso e quando nella zona della 131, al chilometro 98, in genere non passa proprio nessuno.

Lo sapevano bene gli incendiari che hanno messo a segno il quarto attentato in due anni subito dal locale notturno “Coyote Ugly”, in località Sa Turritta. Ieri le fiamme hanno avvolto la zona del quadro elettrico e dell’impianto di videosorveglianza, ma si sono diffuse anche verso il bancone del bar, bruciando merce e arredi.

I danni, insomma, sarebbero ingenti e limitati solo dall’intervento dei vigili del fuoco di Oristano che hanno ricevuto la segnalazione alle 3 del mattino e si precipitati lungo la 131 per spegnere le fiamme.

Nonostante i quattro precedenti, non è del tutto certo che si sia trattato di un attentato. Secondo i carabinieri della stazione di Solarussa, che stanno coordinando le indagini, il fatto che il rogo sia partito dalla zona delle centraline elettriche potrebbe essere un indizio che spinge verso l’ipotesi del cortocircuito.

Una sensazione che, però, non alberga nell’animo del proprietario del Coyote Ugly che, ai microfoni di Nova Tv, ha spiegato le sue sensazioni: “Non mi vogliono qua”, ha detto Antonio Sideri, imprenditore originario di Uras con un passato lavorativo in Australia, “ma non so perché, credo che saranno i carabinieri e la polizia a capirci qualcosa in più. Io non so dove guardare, la mia è solo un’attività di intrattenimento”.

Le ultime parole di Antonio Sideri lasciano intendere che la sua determinazione non è stata scalfita dalle fiamme: “Sono pronto a ripartire. Da qua non me ne vado anche se sarà dura”.

Come era stata dura ripartire dopo l’incendio del 30 luglio del 2014, quando al Coyote Ugly c’erano stati danni per centinaia di migliaia di euro. Ed era stato difficile rimettersi in moto dopo il doppio attentato del 11 e del 14 marzo del 2015, sempre a base di benzina e fiammiferi.

Una lunga serie di intimidazioni e avvertimenti che avrebbe messo in ginocchio chiunque.

Anche in quel caso Antonio Sideri era convinto di dare fastidio a qualcuno. Un fastidio che, secondo il proprietario dei Coyote Ugly, potrebbe essere nato nello stesso ambiente in cui opera il suo locale. Claudio Zoccheddu

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