La Nuova Sardegna

Oristano

l’uomo morto a cabras

Un dramma con tante domande

Nessuno per mesi si è accorto dell’assenza di Efisio Pinna

06 aprile 2016
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CABRAS. Aveva tagliato i ponti con il mondo, nonostante abitasse in una casa affacciata su una delle piazze più vive del paese. La morte di Efisio Pinna, pensionato 76enne, ha segnato l’animo dei cabraresi che si sono domandati i motivi di una fine tanto triste.

Quando è stato ritrovato il corpo, Efisio Pinna era morto da almeno due mesi. La morte, causata probabilmente da cause naturali, è avvenuta in solitudine se si fa eccezione per i cani che Efisio amava forse più di tutte le persone che gli vivevano attorno. Animali che hanno condiviso la sua fine, stremati dalla fame e dalla sete. Il pensionato era separato da anni, oltre che padre di due figlie che però abitano lontano e che avevano azzerato i rapporti con quel genitore.

Efisio non vedeva nemmeno la sorella, che abita a Cabras, e non aveva alcun rapporto con i vicini di casa. Caratteristiche che non avrebbero dovuto scoraggiare gli addetti ai servizi sociali anche perché, oltre a vivere in completa solitudine, Efisio Pinna era anche invalido. L’assessore ai servizi sociali Federica Pinna ha però scelto di non rilasciare dichiarazioni e al momento non è dato sapere se l’anziano che abitava in piazza Stagno fosse iscritto alle liste dei servizi.

Un dettaglio che non mitiga il dolore per la scomparsa di un ex commerciante che era riuscito a scivolare via dalla vita di tutti senza lasciare traccia. Al punto che la sua assenza per due lunghi mesi non aveva preoccupato nessuno, perlomeno fino a quando hanno iniziato a manifestarsi le conseguenze della morte. (c.z.)

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