La Nuova Sardegna

Oristano

Tenores, lezione sui Giganti a Brisbane

Tenores, lezione sui Giganti a Brisbane

Gli artisti di Neoneli per la terza volta in Australia a far da cornice canora a una conferenza

05 aprile 2016
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NEONELI. La Sardegna nel cuore, l’Australia consolidato ambiente per le loro performance. La prima fu nel 2001, progetto "NeonELIO". Con Elio delle Storie Tese a Brisbane e Melbourne.La seconda volta lo scorso anno, progetto "Zuighes", coi Mascia, con un salto anche a Sidney. La terza volta nei giorni scorsi, sempre a Brisbane, con il progetto “Back to the future”, conferenza spettacolo col docente universitario Gaetano Ranieri, per raccontare con immagini, racconti e canti la magia di Mont'e Prama.

«Vogliamo ringraziare il professor Ranieri – ha detto Tonino Cau dei Tenores – che ha consentito di inserirci in un canovaccio narrativo di eccezionale livello. Tutto è nato dalla sensibilità culturale di Fausto Zanda, energico e attento presidente del Circolo dei sardi di Brisbane, che, affascinato dalle notizie e dai Giganti di Mont'e Prama, ha maturato l'idea di organizzare un evento divulgativo sull'argomento». L’universitario, che ha accolto con favore l’invito dei Tenores e del presidente del circolo ha proiettato e argomentato, in inglese, un video multimediale su Mont'e Prama. Da parte loro i Tenores hanno eseguito alcuni brani cantati (con testi scritti ad hoc proprio su Mont'e Prama) e con alcune musiche eseguite magicamente da Orlando Mascia.

«E così mentre il professor Ranieri svelava al pubblico date e circostanze dei ritrovamenti, spiegava la tecnica del georadar (una sorta di radiografia a strati del terreno, che permette di identificare anomalie che svelano la presenza di reperti variamente interrati e conservati), proiettando immagini e grafici, statistiche e fotografie, ricostruzioni, noi – continua Cau – a nostra volta lo abbiamo supportato con le parole dei nostri versi, dedicati all'argomento. Il primo a meravigliarsi è stato proprio il docente universitario. «Pensavo che il canto a tenore fosse un mezzo espressivo dove il contenuto verbale avesse poca importanza, o nessuna. In altre parole, pensavo che fosse suggestivo solo per il fatto di essere unico nel suo genere, ma che non potesse essere anche un mezzo divulgativo. I Tenores – ha detto Ranieri – mi hanno smentito». Il primo spettacolo è stato dedicato, giustamente, agli emigrati sardi di Brisbane. «Le domande al professor Ranieri, la richiesta dei testi da noi cantati, dimostrano esattamente il contrario. Basta andare a cantare, suonare, divulgare con lo spirito giusto: quello della conoscenza. La conoscenza si può diffondere il molti modi. In questo caso informando in maniera corretta dell'importanza dei nostri “tesori” – conclude Cau – nascosti e no». Il secondo giorno esperto e cantanti sono stati accolti all'Università del Queensland di Brisbane con una vera e propria lezione-conferenza-spettacolo, in un'aula attrezzata multimediale.

Tra le autorità il console italiano di Brisbane, Ludovico Carlo Camussi, che ha lodato sia la narrazione del professor Ranieri che lo spettacolo canoro a cornice Le immagini di Mont'e Prama passavano in sovraimpressione con i testi tradotti scritti e cantati dai tenores di Neoneli, ormai quasi di casa nella lontana Australia, e amati non solo dagli emigranti ma anche da esperti e appassionati di arte e cultura antica.

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