La Nuova Sardegna

Oristano

Rete urbana con Siamaggiore e Solarussa

Altri due Comuni pronti a aderire alla entità amministrativa prevista dalla riforma degli enti locali

30 marzo 2016
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ORISTANO. Si amplia il fronte dei Comuni dell’Oristanese pronti a entrare nella costituenda “Rete urbana”. All’elenco dei dieci centri che si sono accostati all’idea della creazione di una entità intermedia prevista dalla nuova legge di riforma degli enti locali si aggiungono ora Siamaggiore e Solarussa.

La Rete urbana dei Comuni è nata da un accordo tra Oristano, Cabras, Riola Sardo, Narbolia, Baratili San Pietro, San Vero Milis, Zerfaliu, Allai, Siapiccia e Ollastra. Al nucleo “fondatore” si aggiungeranno suindi Solarussa e Siamaggiore e dovrebbe farlo anche Simaxis,

Sparita la Provincia, tramontata l’ipotesi di avere una città metropolitana oltre Cagliari, i Comuni intermedi si sono dovuti ingegnare per ritagliarsi una posizione di maggior peso e importanza. Oristano è città media e quindi sarà capofila di questa “rete urbana”.

Già la riforma Delrio indicava alcune possibilità per quei Comuni il cui ambito ricadesse nel territorio un tempo delimitato dai confini della vecchia Provincia. Rimasti senza il grande paracadute avevano la possibilità di costituire la Rete urbana. Requisito essenziale: comprendere un Comune che abbia lo status di “città media”.

I Comuni aderenti alla Rete urbana rappresenteranno una popolazione di oltre 60mila abitanti. L’iter procedurale è stato spiegato nella conferenza stampa di presentazione dell’accordo: bisognerà promulgare uno statuto, quindi nominare gli organismi di gestione che sono simili a quelli delle già conosciute Unioni di Comuni. Saranno le stesse amministrazioni a indicare i componenti del futuro organo di guida della Rete urbana. L’area geografica ricade su due ambiti territoriali principali, ovvero i Comuni del Sinis, già riuniti nel Gal, e quelli del Tirso.

All’accordo siglato nel municipio di Oristano, oltre al sindaco Guido Tendas e al vice Giuseppina Uda, erano presenti i primi cittadini di Cabras, Cristiano Carrus, con l'assessore Alessandro Murana, il sindaco di San Vero Milis, Luigi Tedeschi, e il suo collega di Baratili, Renzo Murru.

Ora il fronte si amplia, anche se bisognerà attendere la ratifica da parte della Regione, prevista per i primi del mese di aprile.

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