La Nuova Sardegna

Oristano

SEDILO

Un corso di musica popolare I ragazzi raccolgono l’eredità

SEDILO. Antiche armonie e sonorità ancestrali hanno fatto da sottofondo a una lezione speciale. Ieri pomeriggio nella scuola media si è svolto un seminario di musica popolare. Al corso intensivo era...

10 marzo 2016
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SEDILO. Antiche armonie e sonorità ancestrali hanno fatto da sottofondo a una lezione speciale. Ieri pomeriggio nella scuola media si è svolto un seminario di musica popolare. Al corso intensivo era abbinata una mostra degli strumenti tipici della tradizione e una serie di dimostrazioni pratiche affidate ad alcuni cultori della materia.

Gli esperti si sono alternati ai giovani suonatori di organetto, chiamati a offrire un saggio della preparazione ricevuta a scuola. I mattatori della conferenza sono stati i maestri Raimondo Usai di Seneghe e Nicola Loi di Ortueri, nota voce dei tenores di Neoneli.

Dopo aver ripercorso genesi, evoluzione e diffusione della musica popolare in Sardegna, i due esperti shanno suonato gli strumenti della collezione. Tra i pezzi più interessanti spiccano le launeddas, su pippiolu, sas benas, su tumbarinu e su trimpanu, lo strumento a percussioni usato anticamente dai banditi per disarcionare i carabinieri a cavallo e all'epoca dichiarato fuorilegge. Come trasmettere e cogliere, anche attraverso la musica, aspetti della cultura e della società sarda non sempre noti.

L'iniziativa di ieri s'inserisce nel quadro delle attività di valorizzazione della cultura musicale sostenute dall' istituto comprensivo di Ghilarza in cui rientra anche la rassegna dedicata al sacerdote etnomusicologo don Giovanni Dore, che aveva fatto tappa a Sedilo lo scorso dicembre. Oggi come allora, l'obiettivo è di «Fare in modo che i ragazzi conoscano il patrimonio musicale dei nostri luoghi e scoprano i valori del passato» ha commentato il curatore del progetto, Mario Di Rubbo. (mac)

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