La Nuova Sardegna

Oristano

Rete urbana, tra i sindaci poco interesse

ORISTANO. Non c’è un’adesione entusiastica all’idea di creare una “Rete urbana” tra i Comuni del circondario di Oristano. O, se c’è ieri non è emersa dall’assemblea convocata dal sindaco Tendas a cui...

02 marzo 2016
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ORISTANO. Non c’è un’adesione entusiastica all’idea di creare una “Rete urbana” tra i Comuni del circondario di Oristano. O, se c’è ieri non è emersa dall’assemblea convocata dal sindaco Tendas a cui erano stati invitati i sindaci di Allai, Arborea, Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Marrubiu, Milis, Narbolia, Nurachi, Ollastra, Palmas Arborea, Riola Sardo, Samugheo, San Vero Milis, Santa Giusta, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Solarussa, Terralba, Tramatza, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani, Zerfaliu per discutere delle prospettive aperte dalla legge di riforma degli enti locali.

All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale agli Enti Locali, Cristiano Erriu. Sono emerse le perplessità di alcune amministrazioni ad abbandonare il contenitore delle Unioni dei Comuni, che peraltro non ha sinora dato risultati esaltanti, per confluire in quello più ampio e teoricamente più rilevante della Rete urbana. Dichiaratamente contrario il sindaco di Santa Giusta, Antonello Figus, più possibilisti i sindaci di Allai e Cabras. Per il sindaco di Oristano, Guido Tendas, «si può costruire insieme una nuova dimensione istituzionale e di programmazione».

Ma la vera incognita, al momento, è quella legata ai tempi. Ci sono appena dieci giorni a disposizione dei Comuni per manifestare la decisione di confluire nelle nuove entità amministrative locali. Una scadenza stabilita dalla legge alla quale sarà difficile derogare.

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