La Nuova Sardegna

Oristano

Una donazione di denaro per il market della Caritas

di Mario Girau
Una donazione di denaro per il market della Caritas

L’invito dell’arcivescovo Ignazio Sanna rivolto a tutti i fedeli della Diocesi Cominciato un tour tra le strutture che operano nel settore dell’assistenza

22 febbraio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Con una donazione compresa tra un minimo di 5 e un massimo di 50 euro si potranno aiutare le famiglie assistite dall'Emporio della Caritas diocesana di via Cagliari 179. È l'impegno concreto chiesto dall'arcivescovo ai fedeli per realizzare non solo con la fede, ma anche con le opere di misericordia corporale e spirituale, l’Anno Santo della misericordia.

Le altre due condizioni sollecitate da monsignor Ignazio Sanna per beneficiare del giubileo sono conversione e perdono. «Se, infatti, limitiamo la nostra azione misericordiosa al solo rispetto dell'esteriorità - dice il presule - rischiamo di ridurre la misericordia a una convenzione sociale, mentre è primariamente un fatto personale, un atteggiamento del cuore».

Il vescovo arborense affida al tradizionale messaggio quaresimale le sue regole pratiche per prepararsi alla Pasqua cristiana, quest'anno esaltate dalla coincidenza con l'anno santo e con le numerose iniziative che la Chiesa locale ha organizzato nel segno della misericordia corporale e spirituale.

«Mi sono riproposto di visitare - dice il vescovo - la geografia diocesana della carità, ossia strutture della nostra diocesi che operano nel settore caritativo, senza voler escludere da queste mie visite altre strutture di solidarietà, perché si può essere solidali e altruisti senza necessariamente ispirarsi a motivazioni confessionali o religiose».

Ma, dal punto di vista della Chiesa, la carità dovrebbe avere un ruolo fondamentale: «Il cristiano che opera nel settore della carità deve avere una motivazione particolare che gli proviene dalla sua fede e che costituisce una specie di valore aggiunto».

Monsignor Sanna ha già iniziato il suo viaggio diocesano per visitare e trattenersi a lungo nella trentina di comunità di accoglienza, case di riposo, case famiglia e case protette. «In esse lavorano religiose e religiosi, anche personale laico, con pazienza, dedizione e generosità. Si ha l'impressione - dice l’arcivescovo - di visitare grandi famiglie, nelle quali si coltivano rapporti di fraternità e condivisione, e si respira un'aria di umanità e dignità. E questo sempre. Non solo nella ricorrenza dell'anno santo della misericordia».

Un viaggio a volte doloroso, che mette di fronte a una realtà fatta di poverta e difficiolt, anche per persone che sino a poco tempo prima vivevano una vita tranquilla e economicamente solida.

Le donazioni per l'emporio possono essere erogate attraverso le parrocchie o in occasione della “Giornata della Carità”, domenica 28 febbraio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Il caso

Siniscola, Giovanni Bomboi dopo gli spari al Consorzio: «Ero esasperato, sono pentito. Non volevo ferire nessuno»

di Sergio Secci
Le nostre iniziative