La Nuova Sardegna

Oristano

Amianto all’ex Isola, arriva una nuova denuncia

di Michela Cuccu
Amianto all’ex Isola, arriva una nuova denuncia

L’associazione ex esposti amianto accusa la Regione a un anno dal sequestro «Nessuna bonifica è stata avviata, si sottovaluta l’emergenza ambientale»

12 febbraio 2016
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ORISTANO. «È trascorso quasi un anno e nonostante il sequestro cautelativo dell'ex Isola di via Olbia ma ad oggi non c'è stata nessuna bonifica». L’Associazione ex esposti amianto ha presentato una nuova denuncia alla procura della Repubblica. Questa volta riguarda i ritardi nell’intervento di bonifica del sito, dove fra le altre cose erano stati trovati diversi metri quadri di copertura di eternit. La vicenda aveva destato particolare scalpore, con tanto di interrogazione e conseguente discussione in Consiglio comunale di Oristano, con lo scopo di sensibilizzare l'amministrazione all' intervento di bonifica dall'amianto e alla messa in sicurezza del sito procedendo , dopo la bonifica, alla acquisizione dell'immobile destinandolo un utilizzo sociale di edilizia popolare. «Ad oggi di tale impegno assunto dal sindaco Guido Tendas non se ne riconoscono i risultati – scrive il presidente dell’associazione, Giampaolo Lilliu, firmatario anche del secondo esposto – siamo consapevoli che quando si attiva la Magistratura per il riconoscimento del diritto alla salute sancito dalla Costituzione, si è in presenza di un governo, in questo caso regionale e locale, incapace a far rispettare le leggi e per tanto non idonee a dare risposte concrete a un problema grave come quello derivante dal rischi dell’amianto». Lilliu insiste «Consideriamo gravissima la superficialità con cui le istituzioni, a tutti i livelli, sottovalutano l'emergenza sociale e sanitaria conosciuta come la più importante del secolo attuale, con costi incalcolabili, in materia di spese sanitarie e di vite umane. Ad oggi, per le conseguenze dell’amianto si contano 4mila morti all'anno». Nell’esposto, l’associazione scrive «Fortemente preoccupati dell’indifferenza e dell’incapacità amministrativa e di governo della Regione sarda, nello specifico l’assessorato regionale Enti locali e della amministrazione locale, nel trattare con superficialità quanto disposto dal decreto di sequestro cautelativo e a nostro avviso sottovalutando l’emergenza sanitaria e ambientale che da oltre 20 anni persiste in una zona residenziale della città». La denuncia prosegue segnalando come l’intervento sia conseguente «alle numerosissime segnalazioni fatte pervenire dai cittadini in merito alla criticità sanitaria e ambientale». Da qui la richiesta alla magistratura «di intervenire al fine di valutare eventuali inadempienze da parte degli Enti e Amministrazioni e se è del caso dando assicurazione di apertura di eventuali procedimenti a carico di eventuali responsabili di violazione delle leggi in materia».

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