La Nuova Sardegna

Oristano

alla corte internazionale di giustizia

Il “Guvernu sardu provisoriu” denuncia Abbanoa

Il “Guvernu sardu provisoriu” denuncia Abbanoa

ORISTANO. Nove pagine in inglese e altrettante in sardo per denunciare alla Corte internazionale di Giustizia e all’Alto commissariato «per i diritti umani i “crimini” di Abbanoa e dello Stato...

14 gennaio 2016
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ORISTANO. Nove pagine in inglese e altrettante in sardo per denunciare alla Corte internazionale di Giustizia e all’Alto commissariato «per i diritti umani i “crimini” di Abbanoa e dello Stato italiano contro il popolo di Sardegna». L’iniziativa è del Governo sardo provvisorio (Guvernu Sardu Provisoriu) costituito nel 2013 dal Movimentu de liberatzioni natzionali sardu. La denuncia è firmata dal presidente Sergio Pes e porta la data dell’8 gennaio. Oltre alla Corte internazionale di Giustizia e all’Alto commissariato dell’Onu, la riceveranno anche la Corte europea per i diritti degli uomini e il Comitato internazionale della Croce Rossa.

L’azione parte da una premessa: l’acqua è l’elemento fondamentale per la vita di tutti gli esseri viventi e perciò deve essere considerata un diritto essenziale e come tale deve essere garantito a tutti. Questo, invece, secondo il Governo sardo provvisorio, non succede nell’Isola, dove il gestore della rete idrica Abbanoa si sarebbe «dimostrato incapace e incompetente e si sarebbe macchiato di ripetuti 'criminì contro l’umanità e di persecuzioni psicologiche nei confronti degli utenti fino al punto di ridurli in schiavitù con la privazione della dignità e dell’igiene».

Lo stesso Governo provvisorio chiede che per i crimini commessi da Abbanoa venga condannata anche la «Repubblica italiana spa per avere governato in Sardegna in difetto di giurisdizione, per aver organizzato gravi illeciti contro la sovranità del popolo sardo e contro l’integrità territoriale della Nazione sarda, per accertamenti fiscali, imposizioni di pagamento e procedure forzose di pagamento di imposte e dazi in nome e per conto dello stato straniero, invasore, razzista e colonialista italiano».

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