La Nuova Sardegna

Oristano

Dall’oasi di accoglienza al marciapiede

di Claudio Zoccheddu
Dall’oasi di accoglienza al marciapiede

Zerfaliu, 12 nigeriane su 16 “sparite” dall’agriturismo in cui erano arrivate un mese fa. Denuncia del gestore alla questura

11 novembre 2015
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ZERFALIU. Dal centro di accoglienza al marciapiede. O alla casa d’appuntamenti. Sembrerebbe questo il destino di 12 ragazze nigeriane arrivate in paese il 17 ottobre con altre 4 compagne di viaggio che, adesso, sono le ultime ospiti dell’agriturismo “L’Oliveto”, un’oasi di tranquillità immersa nel verde delle campagne tra Zerfaliu e Villanova Truschedu. «Quando sono arrivate erano spaesate – spiega Aurelio Serra, che aiuta la moglie nella gestione dell’agriturismo che ha ospitato la ragazze –, le abbiamo sfamate e vestite. Poi hanno iniziato a prendere confidenza e a uscire. Niente di strano, facevano passeggiate fino al paese e poi rientravano. Una cosa del tutto normale per ragazze di età compresa tra i 20 e 25 anni». Da una di queste passeggiate, appena 4 giorni dopo l’arrivo, sei ragazze hanno però deciso di non rientrare. Secondo l’intelligence cittadina sarebbero salite su un pullman per Oristano dopo una chiacchierata con un imponente ragazzo di colore, che le avrebbe incontrate nella piazza della chiesa. L’incontro e la partenza in pullman delle prime sei ragazze non è quindi sfuggito a chi frequenta le vie del piccolo paese dell’oristanese. Proprio come non potevano passare inosservate le capatine del presunto adescatore: «È venuto a Zerfaliu almeno tre volte – dicono dal supermercato di via Mariano IV – e ogni volta spariva qualche ragazza». Evidentemente, le giovani migranti non erano passate inosservate: «La gente le aveva accolte benissimo, qualcuno aveva regalato loro oggetti di bigiotteria. Infondo si tratta di ragazze giovanissime con storie drammatiche alle spalle, non ci vuole molto per affezionarsi», ha detto ancora Aurelio Serra.

Un motivo più che sufficiente per metterle in allarme: «Il traduttore che le accompagna aveva spiegato quali rischi potessero arrivare dall’accettare proposte che, a prima vista, potevano sembrare allettanti. Ha parlato chiaro, ma non è servito e io non potuto fare altro che segnalare la situazione alla Questura di Oristano», ha concluso il gestore dell’agriturismo.

Nonostante gli avvisi, gli allontanamenti sono proseguiti. Alle prime sei fuggiasche se ne sono aggiunte altre due, poi quattro appena due giorni fa. Le ragazze si sarebbero incontrate con il misterioso adescatore dalla parti del parco dedicato a Padre Pio, lungo la circonvallazione del paese. Poche chiacchiere, forse qualche accordo appena accennato e un appuntamento fissato in una zona ancora più appartata, dove le giovani sarebbero salite in auto con il nuovo amico per poi dileguarsi nelle campagne. Adesso a Zerfaliu sono rimaste quattro migranti, di cui due in stato interessante. Delle loro amiche e compagne di viaggio si sono perse tutte le tracce e l’idea che possano essere finite in un giro di prostituzione è più che una semplice ipotesi.

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