La Nuova Sardegna

Oristano

Piras batte Equitalia, sì allo sgravio

Boroneddu, l’Inps dà ragione all’allevatore: aveva sempre pagato i contributi

27 settembre 2015
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BORONEDDU. “In seguito ai controlli effettuati sulla sua posizione contributiva abbiamo provveduto all’annullamento del debito”.La comunicazione dell’Inps di Oristano è arrivata a distanza di un anno dal primo sollecito di pagamento e dopo un fastidioso tira e molla con Equitalia. Giovanni Piras non dovrà versare gli arretrati richiesti dall’Agenzia delle Entrate perché non esiste alcuna pendenza con l’Istituto di previdenza sociale. L’allevatore è in regola con il versamento dei contributi dei coltivatori diretti, che ha pagato ininterrottamente per 31 anni e che ha continuato a versare puntualmente anche dopo l’avviso di addebito della terza rata del 2013, la quota contestata da Equitalia.

Ma aver appurato per ben due volte con l’Inps l’insussistenza delle pretese avanzate dall’agenzia di riscossione non è bastato all’imprenditore agricolo, che appena una settimana fa s’era visto recapitare un’ ingiunzione di pagamento con la prospettiva della confisca dei beni o di subire il fermo amministrativo della vettura se entro 120 giorni non avesse corrisposto i 684 euro arretrati comprensivi di interessi di mora e di spese di notifica.

A parte la questione di principio, a Giovanni Piras non andava proprio giù l’idea di dover sborsare una seconda volta una somma pagata a tempo debito, per giunta l’equivalente di un quarto di quei 2268 euro che l’imprenditore agricolo versa ogni anno per garantirsi la pensione.ù

Così l’allevatore, ricevute di pagamento alla mano, aveva chiesto all’Inps di Ghilarza di fare una verifica. Accertata la veridicità della versione di Piras, l’Inps di Oristano aveva inviato all’incolpevole contribuente una lettera di scuse e la rassicurazione che la pratica fosse stata stracciata.

È dunque plausibile l’ipotesi di un difetto di comunicazione tra l’istituto previdenziale e il concessionario del servizio di riscossione se, qualche mese più tardi, Equitalia ha inviato un secondo avviso di pagamento al malcapitato.

A quel punto Giovanni Piras ha chiesto all’associazione di categoria che lo rappresenta di dirimere la questione. Con l’interessamento del patronato il caso sembrava risolto ma a demolire le pie illusioni dell’uomo ci ha pensato l’ingiunzione di Equitalia.

Esasperato ma non domo, l’altro giorno Piras si è presentato nuovamente all’Inps di zona che, dopo aver interloquito con la sede oristanese ha, per l’ennesima volta, constato la regolarità della posizione contributiva dell’imprenditore agricolo.

In pochi minuti il fantomatico debito è stato annullato con la rassicurazione che Equitalia ne sarebbe stata subito informata. Capitolo chiuso?

Maria Antonietta Cossu

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