La Nuova Sardegna

Oristano

Vie, piazze e marciapiedi poco accessibili ai disabili

di Alessandro Farina
Vie, piazze e marciapiedi poco accessibili ai disabili

Bosa, tante difficoltà e ostacoli anche per anziani e mamme col passeggino Nella cittadina spazi pubblici e privati non sono sempre fruibili per tutti

06 settembre 2015
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BOSA. Il primo pensiero va alle difficoltà dei disabili, ma anche agli anziani o alle mamme con passeggino. Perché il problema delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici, o privati aperti al pubblico, non passa certamente inosservato. Tanto più in una cittadina dai tanti siti storici votati al turismo. Come in quartieri e strutture moderne dove l’argomento probabilmente non lo si è affrontato in passato con convinzione.

«Qualche giorno fa, con un amico disabile, dovevamo seguire la presentazione di un libro. Appuntamento previsto nel chiostro del Carmelo e poi spostato per varie ragioni nella sala della biblioteca civica al primo piano dell’ex convento dei Carmelitani», racconta un residente della zona. Che insieme all’amico ha vissuto una serata con più di un problema tecnico.

«Impossibile arrivare alla sala della biblioteca con una sedia a rotelle. Ma anche girare per Bosa, che pure è una città turistica, non è uno scherzo. Nel Corso ad esempio i tavolini dei locali complicano notevolmente la vita di chi deve spingere una carrozzina. Mentre trovare parcheggio in aree che permettano il trasbordo della carrozzina è un’impresa».

Questa la segnalazione, anonima per tutelare la riservatezza del disabile, suo malgrado coinvolto in una serata all’insegna dell’avventura. Ma «nessuna vena polemica, ho anche interpellato il vice sindaco e mi ha risposto che sull’accesso al chiostro del Carmelo il Comune sta lavorando per una soluzione. Ma credo utile rendere nota questa vicenda per sollevare un problema che una città turistica dovrebbe porsi».

Ci sono luoghi della città difficili da raggiungere per i turisti ma anche per gli stessi abitanti. Spesso costretti a vere e proprie acrobazie tra selciato più o meno sconnesso e ostacoli vari disseminati sulla pedonale pubblica via o piazza (pali, cartelli stradali e pubblicitari), tra borgo e marina. Impegno probabilmente oneroso, quello di mettere mano a problematiche strutturali importanti. Che acquista però sempre più peso con il crescere di educazione e sensibilità e che forse occorrerebbe trasformare in priorità, visto anche l’innalzarsi continuo dell’età media dei residenti.

Senza contare che sempre più il turismo a Bosa ed in Planargia dà spazio ad iniziative non certo seguite dai più agili giovanissimi, ospitando nella stagione balneare tante famiglie.

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