La Nuova Sardegna

Oristano

Nel centro storico col nuovo piano niente colori “pazzi”

di Francesco G. Pinna

Le facciate degli edifici dovranno rispettare le regole Previste solo tinte in linea con quelle storiche: rosa e ocra

06 agosto 2015
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ORISTANO. Basta con i colori sgargianti sugli edifici del centro. Niente Blu Tirrenia, tanto per fare un esempio, sulle facciate di case e palazzi del nuovo centro storico immaginato dal sindaco Guido Tendas e dall'assessore all'Urbanistica Filipo Uras per la parte politica e dal gruppo di lavoro guidato dagli architetti Enrica Campus e Massimo Carta per la parte tecnica.

La gamma di colori definita del Piano particolareggiato approvato tra le polemiche la settimana scorsa prevede soltanto colori in linea con quelli "storici". Che sono fondamentalmente il rosa e l'ocra.

Ci si potrà sbizzarrire tra le loro tante tonalità, ma senza esagerare.

Perchè chi sgarra rischierà di finire sotto processo per abuso edilizio, Chi vuole saperne di più troverà tutte le informazioni necessarie nelle carte del Piano che saranno disponibili a partire dal 13 agosto, forse un giorno prima o forse un giorno dopo, sul sito internet del Comune, come hanno spiegato il sindaco Tendas e l'assessore Uras ieri mattina nel corso di una conferenza stampa.

A partire dal giorno della pubblicazone, i cittadini avranno 30 giorni di tempo per esaminare il Piano. Scaduti questi 30 giorni, ne avranno a disposizione altri 30 per presentare le loro eventuali osservazioni.

Dopo di che le osservazioni saranno passate al vaglio dagli uffici tecnici e poi approderanno in Consiglio comunale dove potranno essere accolte o respinte.

Salvo nuovi intoppi, l'adozione definitiva potrebbe arrivare ai primi di dicembre e a quel punto perchè il Piano diventi effettivamente operativo bisognerà aspettare solo il via libera dell'Ufficio paesaggistico della Regione.

Dopo di che, ha commentato il dirigente del Settore Urbanistica Giuseppe Pinna, quello di Oristano sarà l'unico comune della Sardegna con tutti gli strumenti urbanistici approvati e adeguati alla pianificazone regionale.

La conferenza stampa del sindaco è stata anche l'occasione per ribadire che il Piano non prevede nuova occupazione di suolo, che non sono stati fatti regali a nessuno e che il suo principale obiettivo era e resta quello di riqualificare e ripopolare il centro storico, dove oggi mancano all'appello circa 1.650 dei 2.500 residenti di una volta.

«Per questo motivo – ha spiegato il presidente della commissione Urbanistica Roberto Martani – dopo l'adozione definitiva del Piano saranno definiti tutti gli incentivi già annunciati dal sindaco Tendas, tra i quali il taglio del 50 per cento degli oneri di urbanizzazione e l'accesso a contributi in conto capitale e in conto interessi».

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