La Nuova Sardegna

Oristano

Arkeosardinia, siti d’arte prenotabili con un click

di Michela Cuccu
Arkeosardinia, siti d’arte prenotabili con un click

Il progetto presentato dalle Camere di commercio, Soprintendenza e Regione L’intero patrimonio storico sardo collocato in una nuova vetrina virtuale

28 luglio 2015
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ORISTANO. Il nome, dice già tanto: Arkeosardinia, ma la scelta del logo, con la “o” di Arkeo rappresentata con un doppio cerchio che riporta all’occhio dei giganti di Mont’e Prama che sono anche l’immagine di copertina, aggiunge un significato ancora più importante. Perché è importante il progetto: un sito internet che raccoglie il patrimonio archeologico attualmente fruibile della Sardegna.

Dentro la mappa ci sono i 48 principali siti e i 23 musei archeologici isolani, con tutte le informazioni, le immagini e le indicazioni per raggiungerli e anche, in futuro, la possibilità di prenotare e pagare on line la visita e di contattare strutture ricettive e di ristorazione presenti nelle vicinanze dei siti.

La realizzazione di questa vetrina virtuale, unica nel suo genere (è la prima in assoluto a consentire di interagire con le riproduzioni 3D dei siti riprodotti con l’utilizzo di un drone) è il risultato della collaborazione fra le quattro Camere di Commercio della Sardegna, ma anche la Soprintendenza Archeologica e l’assessorato regionale al Turismo.

Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, è stato presentato ufficialmente il sito Arkeosardinia che, in occasione del battesimo è stato anche correlato da supporti cartacei, come, la mappa archeologica della Sardegna, decine di migliaia di copie che saranno distribuite nei siti, nei musei e nelle strutture ricettive e contenuta all’interno del numero di agosto della prestigiosa rivista “DOVE”, che dedica alcune pagine al progetto nel numero in uscita in agosto, allegato al quale cìè anche la carta archeologica dell’isola.

«È un progetto innovativo che ci consente di offrire uno strumento di valorizzazione dell’immenso patrimonio della Sardegna, non a caso, indicata dagli studiosi come la più vasta area archeologica del Mediterraneo, ma anche, di dare una risposta locale alla crisi globale che sta mettendo a dura prova il comparto economico», hanno detto Pietrino Scanu, Agostino Cicalò, Gavino Sini, rispettivamente presidenti delle Camere di Commercio di Oristano, Nuoro e Sassari e Paola Piras, commissario straordinario della Camera di Commercio di Cagliari. Insomma, uno strumento per valorizzare un patrimonio archeologico fatto dagli 8mila nuraghi (uno ogni tre chilometri) censiti ma anche dai 300 occupati nelle società e cooperative che gestiscono e tutelano i siti isolani.

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