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Ruspa e studenti maleducati: giornata nera a Torregrande

Ruspa e studenti maleducati: giornata nera a Torregrande

ORISTANO. Ruspe e studenti, per Torregrande è una giornata nera a metà tra regole non rispettate e inciviltà diffusa in particolare tra i giovanissimi che hanno festeggiato l’ultimo giorno di scuola...

11 giugno 2015
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ORISTANO. Ruspe e studenti, per Torregrande è una giornata nera a metà tra regole non rispettate e inciviltà diffusa in particolare tra i giovanissimi che hanno festeggiato l’ultimo giorno di scuola lasciando in spiaggia un mare di rifiuti. Il proprietario di un chiosco invece si è reso protagonista di un episodio che potrà costargli molto caro:con la ruspa aveva sbancato oltre 800 metri quadrati all’interno dell'arenile e il suo lavoro era destinato a proseguire se non fossero intervenuti gli agenti della polizia locale.

Gli agenti, coordinati dal capitano Bruno Manca e affiancati anche dalla Forestale, sono intervenuti dopo una segnalazione anonima ieri matttina verso le 9 e hanno bloccato i lavori ed identificato l'autista dell’escavatore e il titolare del chiosco Fabri e Vale. L’operaio aveva ripulito dalla vegetazione l’intero tratto di spiaggia vicino al chiosco bar, il cui proprietario non doveva essere troppo soddisfatto delle condizioni della spiaggia.

L’operazione è però vietata proprio a tutela dell’arenile e della vegetazione spontanea che da alcuni anni ha ricoperto una buona parte della spiaggia della borgata – la presenza delle erbe è tra l’altro uno dei motivi per cui Torregrande ottiene il riconoscimento della Bandiera Blu –.

In meno di un’ora la ruspa ha ripulito gli ottocento metri quadri. All’operaio sono state contestate diverse violazioni di carattere ambientale. Oltre all’utilizzato non consentito di un mezzo meccanico in spiaggia, ha ripulito l’arenile contrariamente a quello che è previsto dalla legge. Gli agenti della polizia locale hanno redatto un voluminoso verbale con le contestazioni e un’ampia documentazione fotografica.

Una copia del dossier è stata inviato alla procura della Repubblica. Evidentemente i titolari dei chioschi, da quando non viene più effettuata la pulizia con il vecchio sistema, prima della stagione estiva ripuliscono il proprio tratto di arenile a ridosso della propria attività, ma nessuno ha mai utilizzato un escavatore. Lo scorso anno un’analoga polemica aveva coinvolto sia il Comune che la Capitaneria, quando era stata sistemata sull’arenile una giostra per bambini. Per montare la struttura i camion erano finiti all'interno dell'arenile.

Ma, ieri, peggio delle ruspe sono stati gli studenti che forse volevano emulare le gesta di Attila, visto che al loro passaggio la vetegazione di Torregrande è scomparsa sotto una spessa coltre di rifiuti. In tanti si sono ritrovati sulla spiaggia per salutare la fine dell’anno scolastico e hanno voluto lasciare sull’arenile il ricordo del loro passaggio. Rifiuti, rifiuti e ancora rifiuti. Promossi a scuola in tantissimi, bocciati in educazione e senso civico in tantissimi.

Elia Sanna

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