La Nuova Sardegna

Oristano

Fondi per la pesca, si punta sui Gruppi di azione costiera

di Enrico Carta
Fondi per la pesca, si punta sui Gruppi di azione costiera

Santa Giusta, il sindaco Figus ripropone una vecchia idea Intercettare i finanziamenti europei: via alla mediazione

11 giugno 2015
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SANTA GIUSTA. Si chiamano Gruppi di Azione Costiera e sono l’equivalente dei Gruppi di Azione Locale. Servivano per intercettare le risorse dell’Unione Europea per la pesca, ma nell’Oristanese, territorio in cui la pesca dovrebbe avere un significato particolare, non sono mai nati. Il tentativo c’era stato, ma era stato abortito nel momento in cui la Regione aveva bocciato la proposta di alcuni Comuni che si affacciano sul mare o in cui ci sono attività di pesca legate agli stagni. Diversa sorte era toccata ai Gruppi di azione costiera del Sassarese e dell’Ogliastra che da tempo hanno iniziato a lavorare.

A breve l’Unione Europea tornerà alla carica con l’erogazione di nuovi fondi. Sono infatti dati per imminenti i bandi per il comparto della pesca, quello che in provincia con il 60% delle forze occupate è il più rappresentativo di tutta l’isola. È però difficile o impossibile che quei fondi vadano a finire nelle casse di singoli comuni e così, come avvenuto per le zone dell’interno con i Gal, da Santa Giusta riprende vigore l’idea di ricostituire un’entità in grado di unire diversi comuni e intercettare così le risorse.

Tra le prime cose da fare appuntate nell’agenda del sindaco Antonello Figus c’è proprio quella di sondare la possibilità di far partire queste associazioni sovraterritoriali. «L’unica possibilità di accedere alle risorse è legata proprio all’istituzione dei Gruppi di azione costiera – spiega il primo cittadino fresco di nomina –. Quella di avere dei finanziamenti è un’esigenza storica del comparto della pesca e questa mi sembra la strada da seguire. Il nostro Comune vorrebbe fare da stimolo affinché anche gli altri si unissero in questo progetto».

A breve dovrebbero iniziare i primi contatti tra le varie amministrazioni, perché il Gruppo di azione costiera dovrebbe estendersi sino a Bosa e raggiungere anche i territori del Medio Campidano. Se ci saranno adesioni, si proverà a modificare il progetto che già esisteva e che era stato bocciato dalla Regione. «Penso sia più utile mediare e capire dove possiamo apportare delle correzioni – prosegue Antonello Figus –. Ripartire da capo suppongo sia più complesso, comunque la necessità di far arrivare finanziamenti per la pesca è indispensabile».

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