La Nuova Sardegna

Oristano

Consorzio industriale di Oristano ecco tutti i numeri del 2014

Consorzio industriale di Oristano ecco tutti i numeri del 2014

In dettaglio le spese effettuate dal Cipor nello scorso anno: tra queste spiccano quelle legali Nell’elenco si trovano anche i regali natalizi e le spese per la comunicazione istituzionale

03 giugno 2015
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ORISTANO. La lista della spesa, relativa al 2014, è lunga, e dentro c’è di tutto: dall’acquisto di una batteria da 90 euro, a gare d’appalto completate per oltre mezzo milione di euro. Il Consorzio industriale di Oristano ha pubblicato sul suo sito tutti i contratti stipulati nel 2014, in tabelle dettagliate che indicano l’oggetto del bando, la procedura di scelta del contraente, il nome del contraente, l’importo complessivo e quello liquidato e i tempi di lavorazione. Insomma, un quadro in linea di massima completo, che delinea la vita dell’ente, sicuramente non un gigante rispetto ai consorzi di altre aree dell’isola, e che ha al centro del suo business la gestione del maggior impianto di depurazione della provincia e il controllo sulla gestione dello stabilimento dei rifiuti solidi di Arborea.

Il Consorzio si estende su oltre 1.100 ettari tra il golfo e la statale 131, ha come enti partecipati Provincia e comuni di Oristano e Santa Giusta. La Provincia detiene le quote di maggioranza, e nomina i vertici. Oggi il presidente è Claudio Atzori, suo vice Marcello Caria, mentre Giuseppe Giarrusso e Guido Tendas sono i due consiglieri. I dipendenti sono 23, a tutto il 2013, con tre dirigenti. Un dato costante rispetto al passato, così come le spese per il personale, sempre nell’ordine del milione e mezzo di euro. Gli ultimi tre esercizi finanziari si sono chiusi con utili nell’ordine dei centomila euro (rispettivamente 100mila nel 2011, 82 nel 2012 e 156mila nel 2013). Dando uno sguardo veloce agli ultimi bilanci si nota negli ultimi anni un aumento del patrimonio e una diminuzione delle passività correnti: ciò è stato causato dal completamento, proprio nel 2013 di alcuni importanti investimenti, come i primi due lotti dell’impianto di trattamenti dir rifiuti e il raccordo ferroviario. Nel biennio 2013-2014 l’attività del Consorzio ha naturalmente risentito della profonda crisi che ha colpito il settore manifatturiero sardo, che ha mandato a fondo l’industria del centro Sardegna, di cui Oristano doveva essere il naturale terminale marittimo, e ha ridotto l’appeal, se così di può dire di un’area già periferica come l’Oristanese. Le 133 aziende che risiedono nelle aree consortili coprono quasi tutti i settori merceologici, ma colpisce l’alta presenza nel settore impiantistico, manutenzione e riparazioni, autocarrozzerie e officine comprese, e un manifatturiero con imprese di piccole dimensioni, oltre ai settori come la logistica e i depositi e l’alimentare presenti rispettivamente 9, 29 e 9 aziende. Insomma, il Consorzio nonostante la crisi galleggia, completa i suoi progetti e, rispetto al recente passato, registra anche un incremento nella richiesta di lotti, che però compensano quelli lasciati liberi per cessazione di attività.

Dando uno sguardo ai contratti del 2014 troviamo soprattutto affidamenti diretti, per importi minimi di poche decine di euro, come i pezzi di ricambio, la revisione delle carte, articoli di pulizia o la fornitura di utensili e materiali vari, o per importi più consistenti. Tra questi le spese legali, che nel 2014 hanno sfiorato i centomila euro, per diverse cause che hanno visto l’ente impegnato nelle aule dei tribunali. L’importo maggiore in questo caso è quello liquidato allo studio Lauro, per 33mila euro, relativo alla pratica Cwf (l’impianto energetico Clivati il cui finanziamento è stato prima concesso e poi revocato dal ministero dello Sviluppo economico). A seguire importi minori, come quelli per le assicurazioni. Tra le curiosità, con importi non superanti i 2mila euro, le attività promozionali, le sponsorizzazioni, i contributi per le confezioni natalizie. Supera questa soglia il contributo dato per attività di promozione e comunicazione dell’Ente a una società per un importo di 10mila euro. Una sola la gara andata deserta, quella sulla contrazione di un mutuo (importo non indicato). Sono stati invece assegnati i lavori per la pavimentazione stradale (127mila euro) e per il trasporto e riutilizzo dei fanghi di depurazione (134mila euro) e quelli sulle opere stradali idriche e idriche per i nuovi insediamenti nel corpo nord, per 560mila euro.

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