La Nuova Sardegna

SAMUGHEO. Il sindaco in carica, l’ex e l’uomo nuovo: istantanea di un triangolare elettorale. A Samugheo si ripete la scalata ai vertici del Consiglio comunale con tre capicordata: Antonello Demelas, Graziano Sulis e Mario Flore.

Flore e la sua formazione hanno sintetizzato in dodici punti l’azione di governo. «Tutti meritevoli di essere portati avanti», sostiene il capolista, per il quale ognuno di loro costituisce una priorità.

Pescando nel programma emergono le idee su un mattatoio ecosostenibile, su una filiera dei rifiuti intesa come risorsa economica, sulle attività produttive e sul Centro commerciale naturale.

Sulla sua strada l’esordiente troverà una vecchia conoscenza dell’elettorato, che si sofferma sull’obiettivo che gli sta particolarmente a cuore, oltre al rilancio dei settori agroalimentare e artigianale.

«Vorremmo creare le condizioni per un ricambio generazionale sperando di far appassionare i giovani a una politica sana», è l’auspicio di Graziano Sulis.

Per un ex che ci riprova, c’è un competitore a caccia della riconferma. Lo slogan della sua compagine è “continuità”: «Abbiamo operato un mutamento con un approccio alla politica radicalmente diverso, gettando le basi per un cambiamento culturale e di mentalità» afferma Antonello Demelas.

I risultati? «Abbiamo risanato le casse comunali, favorito l’ intervento diretto degli imprenditori agricoli nella manutenzione della viabilità rurale e dei cittadini nella cura del verde. Da una parte per sopperire alla carenza di risorse, dovuta anche alla scelta di non applicare la tasi e di ridurre altri tributi, e dall’altra per farli sentire più partecipi della vita pubblica».

E conclude: «Per noi è stato più importante migliorare i servizi e la qualità della vita dei cittadini e focalizzare l’attenzione sul tessuto economico».(mac)