La Nuova Sardegna

Oristano

Provincia a rischio default allarme per i dipendenti

di Claudio Zoccheddu
Provincia a rischio default allarme per i dipendenti

L’azzeramento dei trasferimenti statali e regionali ricadrebbe sugli stipendi Il gruppo del Pd chiede l’intervento urgente del consiglio provinciale

18 dicembre 2014
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ORISTANO. Sos Provincia. Il futuro dell’ente (e soprattutto quello dei suoi dipendenti) non è mai stato così incerto e il tempo che passa non fa che peggiorare le cose. Infatti, le Province saranno presto il centro di una riforma nazionale e regionale che cancellerà gli enti intermedi e che potrebbe minare il futuro lavorativo dei dipendenti. Oltre alle manovre politiche, sull’ente provinciale oristanese potrebbe ricadere la mannaia dei tagli ai trasferimenti imposti dallo Stato e dalla Regione.

Una prospettiva che allarma i dipendenti che, nel 2105, potrebbero restare senza stipendio per colpa di un prelievo carico dell'ente di quasi due milioni di euro. Un provvedimento già annunciato dal governo che dovrebbe sommarsi a un ulteriore taglio delle Rca che spettano alla Provincia e che inciderà sul bilancio per poco meno di 800mila euro, una somma che verrà trattenuta dall'agenzia delle entrate.

Tagli che si aggiungono a altri tagli che hanno ridotto i trasferimento all’ente dai 10 milioni del 2010 al quasi completo azzeramento nel giro di appena quattro anni. Un taglio drastico a cui, per il momento, non ha fatto seguito, una riduzione delle competenze e dei servizi per i cittadini. Dell’argomento si è occupato il gruppo del Pd in consiglio provinciale. In un comunicato diffuso dal consigliere Battisa Ghisu si legge: «Questa situazione, entro il prossimo anno, rischia di dare il colpo mortale alla Provincia e rischia di gettare nel panico i 280 dipendenti e i 40 della società in house che potrebbero non ricevere lo stipendio», scrivono dal gruppo del Pd, «ma non è l'unica notizia negativa: la Regione sta ulteriormente complicando la vita delle Province. Con le "disposizioni urgenti in materia di protezione civile" ha istituito il centro funzionale della direzione di protezione civile e gli uffici territoriali, trasferendo le competenze dalle Province alla Regione e tagliando le risorse del fondo unico che serviva, tra le altre cose, a pagare il personale che la Provincia aveva assunto e che dovrà comunque pagare».

Un quadro disastroso che potrebbe peggiorare con il trasferimento delle competenze della Pro loco dalla Provincia alla Regione, circa due milioni di euro con cui però venivano pagati anche i dipendenti che, ovviamente, non sono stati trasferiti alla Regione. Insomma, un crack più che annunciato che, secondo il gruppo consiliare del Pd, dovrebbe essere portato all’attenzione del consiglio: «Non si può stare fermi di fronte a problemi che investono centinaia di famiglie di lavoratori e tantissimi cittadini dell'intera Provincia».

All’elenco dei dipendenti, infatti, devono essere aggiunti i dipendenti delle società in house e dei centri servizi.

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