La Nuova Sardegna

SAMUGHEO. Ci sono tre persone indagate per gli incendi avvenuti l'estate scorsa nelle campagne di Samugheo. Due sono allevatori mentre il terzo è un dipendente dell'Enel. Gli agenti della forestale di Samugheo hanno denunciato tre persone ritenute responsabili degli incendi che avevano devastato il territorio del comune del Mandrolisai. Il primo a finire nei guai è stato S. M., allevatore di 74 anni, di Samugheo. I ranger sono convinti che abbia appiccato due incendi in località “Funtana Milis”. Le indagini degli agenti della forestale erano scattate il giorno stesso degli incendi, il 10 e il 14 agosto, quando gli incendi di natura dolosa avevano devastato il territorio. L'allevatore, che non ha risposto nel corso dell'interrogatorio, è accusato del reato di incendio doloso e rischia una pena che oscilla tra i tre e i sette anni di reclusione. Secondo quanto era emerso dalle indagini degli uomini del corpo forestale, l’incendio del 10 agosto era stato appiccato per una vendetta nei confronti di un vicino di pascolo, mentre quello successivo, del 14 agosto, era stato innescato, sempre dall'allevatore indagato, con l'obiettivo di depistare gli investigatori. Per spegnere l’incendio, che aveva interessato 6 ettari di pascolo e una sughereta, era stato necessario l’intervento di un Canadair e di quattro elicotteri del Corpo forestale. Gli stessi agenti della sezione di Samugheo, inoltre, hanno denunciato per incendio colposo R. S., 48 anni, di Oristano, dipendente della società Enel Distribuzioni. L'uomo non avrebbe messo in sicurezza una linea elettrica che avrebbe causato un incendio il 30 giugno in località “Putzu Noi” , nell'agro di Asuni. Il rogo aveva distrutto un ettaro di pascolo alberato. In questo caso l'indagato rischia una pena variabile da uno a cinque anni di reclusione. L'ultimo denunciato, anche lui per incendio colposo, è l'allevatore di Busachi M. S., 51 anni, affittuario di un terreno in località "Cottedda", nelle campagne di Busachi. Gli investigatori della forestale avevano avviato le indagini dopo l'incendio del 15 settembre, quando le fiamme avevano distrutto sei ettari di sughereta. Il tempestivo intervento di quattro elicotteri del servizio regionale antincendio, di quattro autobotti e di otto squadre del copro forestale e dell’Ente foreste avevano impedito che l’incendio causasse ulteriori danni al bosco limitrofo. «Il susseguirsi degli incendi aveva messo in allarme l'apparato antincendio provinciale e gli investigatori della forestale di Samugheo che», ha ricordato il direttore dell'ispettorato forestale di Oristano, Maria Piera Giannasi, «avevano avviato un’intensa e articolata attività investigativa che ha individuato i responsabili dei gravi eventi nella giurisdizione di Samugheo». (e.s.)