La Nuova Sardegna

Oristano

Gli abiti di Delogu all’esame dei Ris

di Elia Sanna
Gli abiti di Delogu all’esame dei Ris

Sedilo, l’uomo arrestato per l’aggressione al capitano Musumeci sospettato dell’attentato incendiario

14 dicembre 2014
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SEDILO. Mario Antonio Delogu, l'operaio di 49 anni di Sedilo che ha colpito con una testata il comandante della compagnia dei carabinieri di Ghilarza, rimane il sospettato principale per l'attentato incendiario alla caserma di Sedilo. Sabato mattina i carabinieri hanno sequestrato gli abiti che l'uomo indossava quando è avvenuto l'attentato. Sono convinti, infatti, di ritrovare negli indumenti tracce di fuliggine o di benzina. È stato proprio l’interesse dei carabinieri per gli abiti dell'uomo a innescare, sabato mattina, l'inattesa reazione di Mario Antonio Delogu. Quando il capitano Alfonso Musumeci gli ha detto che avrebbe dovuto effettuare alcuni accertamenti sugli indumenti, l'operaio è andato su tutte le furie e ha assestato una testata all'ufficiale. Per Delogu è scattato quindi l'arresto con le accuse di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale. Il giorno successivo, processato per direttissima, ha patteggiato un anno e due mesi.

Mario Antonio Delogu era stato convocato in caserma a Sedilo per le indagini sull'attentato accaduto nella notte tra venerdì e sabato. Qualcuno, verso le due del mattino, aveva lanciato una molotov contro il garage della caserma di piazza Sant'Antonio, innescando un incendio. Le fiamme avevano distrutto un'auto di servizio e reso inagibili l'alloggio del comandante della stazione e il garage. Poche ore prima dell'attentato i carabinieri di Sedilo avevano fermato l'operaio, in stato di ubriachezza e senza patente alla guida della sua auto. Quando i carabinieri gli avevano sequestrato l'auto, li aveva minacciati. Sabato era stato convocato in caserma per essere interrogato.

I suoi abiti sono stati così sequestrati e inviati al laboratorio del Ris di Cagliari. Gli stessi specialisti che aveva effettuato nella caserma di Sedilo gli accertamenti e i rilievi scientifici alla ricerca di indizi. I militari stanno visionando anche le immagini registrate dalle telecamere. La qualità non sarebbe delle migliori, ma i militari sperano di poter raccogliere prove per incastrare il responsabile dell’attentato.

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