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Sedilo all'Unesco: «Ardia di San Costantino patrimonio dell'umanità»

L'Ardia di San Costantino a Sedilo
L'Ardia di San Costantino a Sedilo

Il sindaco Umberto Cocco anticipa la presentazione della domanda per il riconoscimento che in Sardegna è stato già ottenuto dal canto a tenore della Barbagia e dalla Faradda dei candelieri di Sassari

12 dicembre 2014
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CAGLIARI. L'Ardia di San Costantino patrimonio dell'umanità: è la richiesta che il Comune di Sedilo si prepara a presentare all'Unesco. Lo ha anticipato il sindaco Umberto Cocco, a margine convegno internazionale Patrimonio culturale immateriale come strumento per il dialogo e lo sviluppo, promosso dal Ministero per i Beni culturali e il Turismo, nell'ambito del Semestre di presidenza europea.

In Sardegna questo riconoscimento è stato dato nel 2005 al canto a tenore della Barbagia e nel 2013 alla Faradda dei Candeleri di Sassari, assieme ad altre processioni a spalla che si svolgono in altre regioni italiane.

«Abbiamo iniziato a definire il dossier per presentare la nostra candidatura e - ha detto Cocco -, speriamo che questo percorso possa essere sostenuto dal ministero e dalla Regione».

La prima cavalcata dell' Ardia si perde nella notte dei tempi: secondo un'interpretazione ormai entrata nella tradizione la corsa rappresenta la rievocazione della battaglia di ponte Milvio tra Costantino, venerato come santo nel paese e in gran parte della Sardegna, e Massenzio.

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