Allevatori risarciti a Marrubiu e S.N. d’Arcidano
MARRUBIU. Altri 50mila euro per gli allevatori colpiti dalla lingua blu. Sono stati emessi infatti i mandati di pagamento per il saldo dei contributi della blue tongue, per un totale di oltre 47mila...
MARRUBIU. Altri 50mila euro per gli allevatori colpiti dalla lingua blu. Sono stati emessi infatti i mandati di pagamento per il saldo dei contributi della blue tongue, per un totale di oltre 47mila euro a favore di 23 allevatori. La prima quota invece, messa in pagamento lo scorso 20 febbraio, aveva superato i 110mila euro di contributi: in totale quindi la somma degli aiuti trasferiti dalla Regione in favore degli allevatori del territorio supera i 150mila euro.
«Abbiamo sempre espresso vicinanza nei confronti dei nostri allevatori – sottolinea il sindaco Andrea Santucciu –, ritrovarsi con il proprio lavoro messo in ginocchio a causa di una malattia infettiva non è facile da affrontare. Ci vuole forza di volontà e tanta pazienza. Questi contributi vogliono essere un supporto ed un incoraggiamento nei confronti di lavoratori onesti e concreti, che non hanno mai smesso di crederci».
La malattia ha creato serissime difficoltà a un comparto che già navigava in cattive acque. «Un ringraziamento – conclude Santucciu – voglio rivolgerlo a Sergio Cogato, comandante della Polizia municipale per l’Unione dei comuni, per aver svolto con celerità e precisione i conteggi sulla prima rata, e a Donatella Deriu, dell’ufficio Ragioneria, per aver emesso nel giro di tre ore i mandati di pagamento».
Mandati di pagamento operativi anche a San Nicolò d’ Arcidano. L’amministrazione ha disposto a tempo record i mandati pari a 32mila euro a beneficio dei 19 allevatori locali che hanno subito perdite nelle greggi.
«L’aiuto compensa la perdita di reddito causata dalla mancata produzione di latte e agnelli conseguente alla morte di capi adulti femmine di ovini e caprini» specifica il sindaco Emanuele Cera. «La perdita di produzione è calcolata, limitatamente al periodo di una lattazione, tenuto conto delle difficoltà esistenti per la sostituzione degli animali nei mesi successivi alla loro morte. È una piccola boccata d’ossigeno per i nostri allevatori già duramente colpiti da un'interminabile crisi economica, abbiamo sempre cercato di venire incontro alle esigenze degli operatori zootecnici anche dando in affitto a prezzi popolari i terreni comunali gravati da uso civico», conclude il sindaco.
Cristina Diana