La Nuova Sardegna

Oristano

Per il canale S’Aladerru scelta tecnica, non politica

di Alessandro Farina

Bosa, il sindaco Mastino spiega l’ok al progetto che ora dovrà passare in Consiglio Previsto un sistema di sicurezza che attenui l’impatto di eventuali onde di piena

27 novembre 2014
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BOSA. «La scelta sul canale di S’Aladerru è stata presa sulla base di dati tecnici». Questa, in sostanza, quella che i latini avrebbero definito la “ratio” del provvedimento approvato nei giorni scorsi dalla giunta municipale, alla luce delle spiegazioni del sindaco Luigi Mastino.

L’esecutivo infatti ha dato disco verde alla presa d’atto del progetto che riguarda i lavori di sistemazione del sistema di canali e bacini a protezione dell’abitato. Questione che presto tornerà anche nell’aula di piazza Carmine, visto che lo strumento tecnico è in variante al Piano urbanistico comunale.

«La novità è che abbiamo chiesto nei mesi scorsi allo Studio che si è occupato dei progetti di illustrarci le possibilità di intervento e la migliore soluzione tecnica – spiega il sindaco Luigi Mastino –. Considerato che nel tempo sono state diverse le possibili soluzioni, la nostra richiesta puntava a conoscere quale tra quelle, dal punto di vista idraulico e non certo politico, fosse la più idonea a risolvere i problemi dei cittadini».

In ballo, dal 2005 al 2010 gli stanziamenti della Regione, ci sono infatti ben tre milioni e 49mila euro da spendere. Per risolvere finalmente una delle problematiche che ha creato non pochi grattacapi a cittadini e operatori commerciali e dei servizi, causa vari allagamenti. Il rio S’Aladerru infatti raccoglie le acque delle colline circostanti l’abitato e le convoglia nel canale tombato di via Lamarmora, che attraversa il centro cittadino e si riversa vicino al nuovo ponte pedonale.

Canale che più volte, anche nel recente passato, non è riuscito a contenere l’onda di piena durante precipitazioni intense, allagando vie e piazze nel suo eccezionale percorso di superficie verso il fiume. La soluzione prevede quindi la realizzazione di un canale di gronda attorno alle colline oltre il castello, alla periferia a nord est dell’abitato. Che riverserà buona parte delle acque di S’Aladerru, alleggerendo corposamente il carico nel tombato di via Lamarmora, in un nuovo canale perpendicolare al fiume, con la foce diverse centinaia di metri a monte del vecchio ponte in trachite.

Anche se resta ancora qualche perplessità sul famoso guado da realizzare nel tratto di strada che da piazza Giusta raggiunge la diga di Monte Crispu, questa volta il progetto preliminare, dopo il lungo e travagliato iter, appare ad un passo dall’approvazione.

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