La Nuova Sardegna

Oristano

Sulla Tari aumenti dal 2015

di Maria Antonietta Cossu

Sedilo, assemblea (con polemiche) tra amministratori, commercianti e artigiani

26 novembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SEDILO. Il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti è passato sotto la lente d’ingrandimento degli amministratori pubblici e di una ventina di commercianti e artigiani, che si sono confrontati sull’opportunità di trovare soluzioni per alleggerire i tributi a carico delle attività economiche più di altre soffocate dagli aumenti della Tari varati dal governo nazionale.

Il presidente dell’Unione del Guilcier, Fabrizio Miscali, ha riepilogato alcuni dati: ai nove Comuni dell’ambito territoriale il servizio di nettezza urbana costa 1.600.000 euro all’anno, 256.000 dei quali a carico di questo ente locale. Nel computo complessivo sono inclusi i 105.000 euro delle sei isole ecologiche non ancora entrate in funzione.

Per questa ragione, secondo quanto ipotizzato da Miscali, per la prima annualità il costo degli ecocentri potrebbe non essere fatturato. Di contro, nel 2015 ci sarà un incremento della contribuzione a carico di tutta l’utenza corrispondente alla differenza delle tariffe praticate dal nuovo gestore e dalla vecchia ditta appaltatrice, che ha fornito le prestazioni fino allo scorso maggio.

Alcuni commercianti hanno mosso dei rilievi sulla convenienza dell’appalto, altri hanno paventato il rischio di serrata per una ventina di attività se nel 2015 il tributo aumenterà ancora. Uno degli interventi più critici è stato quello dell’ex sindaco Renato Nieddu, che ha incalzato gli amministratori per sapere «dove vanno a finire i miei soldi. Da ciò che sento questo appalto sembra misurato più su una tassa che su una tariffa. C’è qualcosa di sbagliato visto l’incremento eccessivo dei costi».

Umberto Cocco ha escluso che in Sardegna esistano condizioni contrattuali migliori di quelle praticate in loco e ha sfidato l’ interlocutore a citare un paese in cui non si paghi. «E chi fa anche politica lo sa» ha puntualizzato prima che trai due scoppiasse un battibecco.

Poi si è passati ai dati: costi, cioè, lievitati del 33 per cento rispetto a quelli applicati negli ultimi dodici anni, su cui incidono lo smaltimento (in media 161 euro a tonnellata contro i precedenti 93), e l’aumento del prezzo del carburante, pari al 68 per cento.

Un’opportunità di limare le tariffe può arrivare dalla premialità. Il beneficio (10 per cento) scatta quando il tasso di differenziazione dei rifiuti raggiunge il 65 per cento. Per l’Unione del Guilcier si traduce in una spesa annua di 300.000 euro. Ma il traguardo è lontano: per ora la quota è del 56 per cento.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative