La Nuova Sardegna

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Poligono nella cava dismessa, sull’idea tante perplessità

di Piero Marongiu

BONARCADO. Le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi circa la richiesta ufficiale inoltrata dai responsabili del Caip di Abbasanta al Comune, per la realizzazione di un poligono di tiro nell’ex...

21 novembre 2014
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BONARCADO. Le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi circa la richiesta ufficiale inoltrata dai responsabili del Caip di Abbasanta al Comune, per la realizzazione di un poligono di tiro nell’ex cava di “Zenna Uda”, sul rio Tzispiri, non convincono la minoranza consiliare. «Attendiamo di conoscere le comunicazioni del sindaco – dice il Consigliere di opposizione Angelo Rosas –, ma, da quel poco che è dato sapere al momento, esprimo la mia contrarietà a quella destinazione dell’area». L’interessamento da parte del Comando della scuola di Polizia di Abbasanta per la cava dismessa, quasi due ettari di estensione, è stato manifestato ufficialmente la scorsa settimana con una lettera (datata 13 novembre) consegnata a mano presso l’ufficio protocollo del Comune. Nella lettera viene specificata che l’eventuale concessione dell’ex cava di “Zenna Uda” deve intendersi “a titolo gratuito” per la realizzazione di un poligono di tiro. «Nel raggio di poche centinaia di metri dalla cava – prosegue Rosas – sono presenti alcuni siti archeologici di grande interesse: Serr’e Crastula quello più importante, con il complesso nuragico di Escovera. Ma appena più sopra rispetto all’area in questione, c’è il nuraghe di “Sa Perdera” e il sito di “Prochiles”. Inoltre, quella zona è utilizzata dagli allevatori locali come pascolo per bovini e ovini. Se fosse utilizzata come poligono di tiro, gli allevatori sarebbero costretti a portare via il bestiame subendo un danno». Nelle vicinanze dell’ex cava, sul rio Tzispiri, c’è un ittiturismo, di proprietà di Angelo Accareddu, con annesse alcune vasche per l’allevamento delle trote. «L’acceso alla cava dismessa è lo stesso che uso io per entrare nella mia struttura – dice Accareddu –, e ho paura che, se l’area dovesse diventare un poligono, sorgeranno parecchi problemi per me. Sarebbe bene che l’amministrazione valutasse bene le conseguenze che comporterebbe ai bonarcadesi la presenza di un poligono di tiro sul proprio territorio. Per quanto mi riguarda – conclude Accareddu –, sono pronto a tutelare legalmente i miei interessi». Nei prossimi giorni, ilsindaco Mario Sassu, dovrebbe convocare la riunione del Consiglio. All’ordine del giorno ci sarà la richiesta presentata dal direttore del Caip di Abbasanta per l’area di ”Zenna Uda”. «Ascolteremo attentamente quello che avrà da dire il sindaco – conclude Angelo Rosas –, e valuteremo cosa porta, in termini di benefici economici e occupazionali, alla comunità la presenza di un poligono di tiro».

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