La Nuova Sardegna

Oristano

Un mare di imprese sgomita per l’appalto da un milione di euro

di Enrico Carta
Un mare di imprese sgomita per l’appalto da un milione di euro

All’apertura delle buste prevista per stamattina saranno 128 Sperano di aggiudicarsi i lavori agli impianti sportivi

06 novembre 2014
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ORISTANO. La crisi c’è e si vede. Qualche anno fa non sarebbe successo, invece oggi, all’apertura delle buste per l’assegnazione dell’appalto da un milione e 40mila euro per la ristrutturazione di alcune tra le strutture sportive più importanti della città e delle frazioni, ci sarà la fila. Sarà fortunatamente virtuale, perché non tutti i rappresentanti legali delle aziende che vi partecipano saranno fisicamente presenti quando la commissione inizierà il proprio lavoro, altrimenti sarebbe servita un’aula magna o una palestra per poter ospitare tutti.

Sono infatti 128 le aziende che hanno presentato la propria offerta con la speranza di aggiudicarsi i lavori, anche se una di queste sarà esclusa perché la domanda dovrebbe essere arrivata al di là del tempo limite stabilito per presentarla. Restano tutte le altre e questo non è per forza un segnale positivo, anzi è lo specchio dei tempi perché qualche anno fa era praticamente impensabile che così tante ditte avrebbero sgomitato per un appalto oristanese, per quanto questo potesse essere appetibile. E il fatto che la maggior parte di queste aziende non sia sarda non è solo un segnale di come ormai la legge comunitaria per gli appalti funzioni ad ampio raggio e faccia da richiamo per il mondo imprenditoriale. Sembra piuttosto l’emblema di come tante realtà economiche, un tempo produttive, siano ormai alla canna del gas e, pur di evitare il tracollo, siano disposte a spostare maestranze e sedi operative alla periferia dell’impero economico europeo a sua volta sempre più in difficoltà. Evidentemente in giro per il mondo non ci sono più tanti lavori pubblici che garantivano ampie possibilità di guadagno.

A cosa mirano quindi questi 128 che bussano agli uffici di piazza Eleonora? Ambiscono all’appalto da un milione e 40mila euro, soldi che l’amministrazione aveva in cassa dai fondi per i Piani Integrati d’Area di non recentissima memoria. Qualche tempo fa il Comune aveva deciso di utilizzarli per il rifacimento, la ristrutturazione e la messa a norma di alcune strutture sportive. Nel progetto redatto dal settore Lavori pubblici dell’Ufficio Tecnico erano stati individuati undici impianti, con gli interventi principali che riguarderanno il Palatharros, i campi da calcio di Silì e Nuraxinieddu, gli spogliatoi dell’impianto per l’atletica leggera al Sacro Cuore e della cittadella sportiva di Torangius.

Anche la direzione dei lavori sarà a cura dell’Ufficio tecnico, ma il grosso del lavoro, da oggi e per qualche giorno, spetta all’Ufficio appalti diretto da Tore Falchi. Di fronte avrà questa piccola montagna di offerte da valutare ovviamente una per una e in maniera accurata. Ci vorrà quindi qualche giorno prima che si conosca il nome dell’impresa vincitrice.

Un episodio analogo, magari di dimensioni meno amplificate rispetto a quelle di Oristano, si era verificato a Neoneli. Qualche giorno fa ventitré imprese, diverse delle quali non sarde, avevano partecipato al bando di gara per un appalto da novantamila euro per il rifacimento della pavimentazione di una strada nel paese dell’Alto Oristanese.

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