La Nuova Sardegna

Oristano

Giganti verso il museo sotto l’occhio di Ballarò

di Claudio Zoccheddu
Giganti verso il museo sotto l’occhio di Ballarò

Le statue appena ritrovate saranno trasferite in questi giorni a Cabras Delle loro vicende si interessa anche la trasmissione televisiva della Rai

10 ottobre 2014
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CABRAS. Dopo quelle elettriche, sul sito di Mont’e Prama si accendono anche le luci della ribalta televisiva. Per la verità, l’impianto elettrico che potrebbe illuminare il sito è ancora un’incognita e lo rimarrà fino a quando l'impegno verbale del Comune non verrà tradotto in un traliccio elettrico. Diverso il discorso per la ribalta televisiva nazionale.

Questa mattina, infatti, una troupe della popolare trasmissione televisiva Ballarò farà tappa sugli scavi di Mont’e Prama. Il programma di approfondimento politico condotto da Massimo Giannini sconfinerà nella penisola del Sinis per occuparsi dello scavo e per seguire lo spostamento e il trasporto degli ultimi due giganti dal sito al museo civico di Cabras.

Dunque, le telecamere della Rai, e la giornalista sarda Francisca De Candia, faranno capolino nei pressi di Mont’e Prama anche lunedì o martedì mattina, quando è probabile che le due statue verranno rimosse dallo scavo e trasportate nel museo civico lagunare.

Ieri mattina gli archeologi erano ancora impegnati nella pulizia degli ultimi pugilatori e nello scavo della terra che ancora trattiene una parta significativa delle due statue. Un lavoro interrotto dalla catalogazione dei cocci rinvenuti attorno ai giganti: frammenti di ceramiche che potrebbero contribuire a stabilire una datazione certa della distruzione del complesso statuario che, secondo alcune teorie, potrebbe essere avvenuta circa 2300 anni fa.

Anche per questo motivo la rimozione e il trasporto dei due colossi di arenaria è un lavoro delicato che deve essere programmato con attenzione: «Le statue verranno spostate lunedì, o martedì al più tardi – conferma l’archeologa Emina Usai, una delle referenti della soprintendenza sullo scavo – e per farlo ci stiamo coordinando con i tecnici del comune di Cabras. Servirà una piccola gru in grado di sollevare i giganti che verranno poi adagiati su una barella di legno, che servirà per il trasporto».

Uno spostamento da completare senza che le statue subiscano danni. La tratta da percorrere è relativamente breve dato che il sito dista dal paese appena venti chilometri. Le statue verranno quindi spostate dallo scavo di Mont’e Prama a una delle salette del museo civico, dove probabilmente verranno anche esposte temporaneamente.

L’aumento del numero dei reperti ripropone con urgenza la questione dell’ampliamento del museo civico di Cabras.

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