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Oristano

Fondi per le scuole, ma spenderli è quasi impossibile

di Caterina Cossu
Fondi per le scuole, ma spenderli è quasi impossibile

Beffa per il Comune di Mogoro che ha avuto 660mila euro I tempi sono così stretti che impiegarli sarà un’impresa

09 ottobre 2014
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MOGORO. Seicentosessantamila euro per ristrutturare gli edifici scolastici di Mogoro, scuole dell’infanzia ed elementari. La comunicazione è arrivata negli uffici comunali nel mese di agosto, durante la pausa estiva. Ma quella che poteva essere una bella notizia al rientro dalle vacanze, per l’amministrazione e l’assessorato comunale si è tramutato subito in un conto alla rovescia. Che è, più che altro, una corsa contro il tempo. Per ottenerli da parte del ministero della Pubblica istruzione, infatti, bisogna rispettare delle scadenze molto strette e dalle maglie troppo complesse da attuare in pochi mesi.

I soldi, infatti, non saranno messi immediatamente nella disponibilità del Comune, ma soltanto dopo che sarà finita tutta la procedura esecutiva di appalto, da portare a compimento entro la fine dell’anno. Questo vuol dire che da settembre a dicembre, e restano ancora poco più di due mesi e mezzo, il Comune dovrebbe stilare il bando, pubblicarlo e indire una gara di appalto dal valore di centinaia di migliaia di euro, esaminare le proposte, assegnare i lavori alla ditta vincitrice. E poi, in tempi record al quadrato, far aprire il cantiere e far partire i lavori entro il 31 dicembre di quest’anno.

«Si tratta di una procedura davvero complessa e che richiede un’attenzione enorme, visto che parliamo non solo di edifici pubblici ma che dovranno per di più ospitare dei bambini. La sicurezza deve essere garantita sempre e purtroppo questi diktat e modi di agire da parte del Ministero sono film che abbiamo già visto –, ha commentato l’assessore comunale all’Istruzione, Cristiana Scanu –. È una sfida che comunque non abbandoneremo in partenza, proveremo a misurarci ma è davvero difficile portarla a compimento».

E c’è anche un’altra perplessità da chiarire, sulla quale non è stato possibile far luce facendo riferimento solo alla comunicazione arrivata ad agosto. «Questi soldi sono stati messi a disposizione sì dal Ministero, ma non è minimamente chiarito da dove il finanziamento provenga. Avevamo aderito sia all’appello del premier Renzi, segnalando tutti i lavori da fare nelle nostre scuole, sia all’iniziativa della Regione lanciata dal presidente Pigliaru. Ma nella comunicazione che ci è arrivata non è dato modo di capire se quei 660mila euro messi a disposizione per le scuole di Mogoro possano provenire dal Governo nazionale o da quello regionale. Con la conseguenza che, anche noi, non abbiamo altri interlocutori cui fare riferimento» chiude l’assessore comunale Cristiana Scanu.

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