La Nuova Sardegna

Oristano

Nuovo piano di gestione per il Sic di Corru S’ittiri

di Cristina Diana
Nuovo piano di gestione per il Sic di Corru S’ittiri

Il sito di interesse comunitario abbraccia Terralba, Arborea, Guspini e Arbus È compreso anche lo stagno di Marceddì. Ora si pensa come rivalorizzare l’area

23 settembre 2014
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TERRALBA. Sognando Marceddì, ma a voce alta. Si è tenuta nei giorni scorsi l’assemblea per l’avvio dell’aggiornamento del piano di gestione del Sic di Corru S’ittiri, il Sito d’interesse comunitario che comprende anche gli stagni di Pauli Pirastu, Marceddì, S. Giovanni e S. Maria. Il progetto che vede coinvolti i comuni di Arborea, Guspini e Arbus, e di cui Terralba è comune capofila, prevede l’analisi del territorio e la progettazione di diverse azioni che valorizzino e proteggano questo sito importantissimo dal punto di vista ambientale. «Il piano di gestione del Sic è come una cornice in cui inserire tutto ciò che si vorrebbe per quest’area – spiega il sindaco Pietro Paolo Piras –, una volta aggiornato questo piano si potrà poi di volta in volta cercare l’opportunità e le risorse per concretizzare e costruire realmente queste azioni». L’aggiornamento del piano di gestione del Sic è finanziato dalla regione, che con circa 30mila euro rende possibile lo studio dei tecnici che scriveranno concretamente il piano dietro consulenza e consultazione delle amministrazioni e delle comunità locali. L’assemblea di martedì è stato infatti il primo invito alla comunità ad esprimere le proprie idee e proposte in merito alla gestione dell’area, in modo che tutti abbiano voce nella tutela di questo sito. «Oltre all’aggiornamento del piano di gestione del Sic, che potrà avere modifiche ed integrazioni rispetto a quello realizzato qualche anno fa – continua Piras, c’è anche l’istituzione del piano per la Zps, zona protezione speciale per l’avifauna, quindi si dovranno studiare iniziative anche per la protezione per le diverse specie di volatili che nidificano in questa zona». La speranza è che ci sia poi la disponibilità economica da parte della Regione, con la possibilità di partecipare a bandi appositi per la valorizzazione dei siti d’importanza comunitaria, per poter vedere realizzate concretamente le proposte fatte. «Sinora gli interventi finanziati dalla Regione riguardano la realizzazione dei camminamenti accanto alla torre vecchia e la localizzazione di una sede dell’ente di tutela presso la sede del Museo del Mare», spiega l’assessore all’Ambiente Andrea Grussu, «gli obiettivi generali del piano di gestione, che si dovranno prefiggere con i singoli interventi, restano la tutela, recupero e qualificazione del sistema ecologico del sito, e il perseguimento di scenari di sviluppo socio-economico del territorio coerenti con la sostenibilità ambientale e calibrati rispetto alle potenzialità del sito».

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