La Nuova Sardegna

Oristano

Caccia di frodo e armi, tre denunce

Caccia di frodo e armi, tre denunce

Siapiccia, individuati dalla Forestale mentre facevano la posta ai cinghiali

14 settembre 2014
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SIAPICCIA. C'è voluto tanto tempo ma alla fine la pazienza ha premiato gli agenti della Forestale, che potrebbero aver individuando uno dei bracconieri più noti del Grighine. I ranger della stazione di Villaurbana insieme ai loro colleghi del nucleo provinciale di Polizia giudiziaria hanno fermato la notte scorsa tre persone mentre stavano cacciando dei cinghiali in periodo non consentito. Gli agenti hanno denunciato P. C., di Villaurbana, ritenuto un esperto nella caccia di frodo al cinghiale e due giovani di Siamanna: F. M. 27 anni, e G. L. F. Tutti e tre dovranno rispondere del reato di bracconaggio, per il quale rischiano, la condanna da 3 mesi a 1 anno, anche l’ammenda da 900 a 2.500 euro. Gli agenti del Corpo forestale hanno, inoltre, sequestrato a P. C., un fucile di precisione.

Come ha confermato il commissario capo dell'ispettorato di Oristano, Giuseppino Serra, gli agenti della stazione di Villaurbana e i loro colleghi del nucleo di polizia giudiziaria, erano impegnato da alcuni giorni nella zona di “S'Acqua Callenti”, nel Monte Grighine, in territorio di Siapiccia. Una delle zone più ambite dai cacciatori per la presenza dei cinghiali. Alcuni giorni fa, all'imbrunire, gli agenti, in servizio di perlustrazione hanno individuato una posta per la cattura del cinghiale. Una vera e propria trappola predisposta dai bracconieri e rifornita costantemente dal cibo. La pattuglia dei ranger ha quindi tenuto sotto controllo quella zona per alcuni giorni in attesa di individuare i bracconieri. Nella tarda serata di venerdì, la loro attesa è stata premiata. I tre sconosciuti, approfittando della luna, si erano appostati a ridosso della trappola in attesa della preda. Uno dei due, P. C., imbracciava un sofisticato fucile con cannocchiale, modello Rover 600, poggiato su un cavalletto artigianale. Gli altri due bracconieri erano accanto a lui pronti per intervenire. Verso le 22.30 gli agenti della Forestale hanno deciso di intervenire bloccando i tre prima che potessero uccidere un cinghiale. Sono stati così identificati e denunciati alla magistratura.

L'arma, priva del numero di matricola, è le relative munizioni sono state sequestrate e messe a disposizione della magistratura. «I controlli da parte del personale forestale proseguiranno nelle aree sensibili della giurisdizione – ha spiegato Maria Piera Giannasi, dirigente dell'Ispettorato provinciale di Oristano –, specialmente in quelle zone ricche di specie faunistiche di pregio, oltremodo ambite per l'esercizio illecito della caccia da parte dei bracconieri». Elia Sanna

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