La Nuova Sardegna

Oristano

PORTO INDUSTRIALE

Crocieristi per poche ore Bagno di cultura nel Sinis

Crocieristi per poche ore Bagno di cultura nel Sinis

ORISTANO. Una nave da crociera piccola, fatte le dovute proporzioni di questi giganti del mare, e certamente non adatta al turismo di massa. Una delle imbarcazioni tra le più lussuose al mondo, di...

09 settembre 2014
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ORISTANO. Una nave da crociera piccola, fatte le dovute proporzioni di questi giganti del mare, e certamente non adatta al turismo di massa. Una delle imbarcazioni tra le più lussuose al mondo, di quelle dove per pagare il biglietto bisogna mettere assieme qualche stipendio e che in cambio offre vacanze e coccole da sogno. I suoi passeggeri sono passati dalle parti della costa occidentale non per caso. Un gruppo di archeologi e appassionati di scavi e storia antica, non più giovanissimi, era da tempo intenzionato a visitare il sito archeologico di Tharros e le altre meraviglie del Sinis.

Così, lo yacht da 101 metri della compagnia di Tahiti Paul Gauguin, bandiera delle Bahamas sventolata contro il maestrale, ha fatto tappa ieri nel porto di Oristano. Attracco alle 7,50 del mattino, giusto per l’ora della colazione, con provenienza dal porto francese di Calvi, nell’Alta Corsica. In programma per i turisti una mattinata di bagno esclusivamente culturale, nonostante il caldo torrido, per poi ripartire alla volta di Cagliari attorno alle 19,30. Poche le ore nell’Oristanese per gli ottantatré i passeggeri a bordo, oltre il 90 per cento di nazionalità inglese e qualche americano, accuditi dai 61 membri dell’equipaggio della lussuosa nave da vacanza. Il tempo era tuttavia contato proprio perché la visita era mirata. I pensionati archeologi e appassionati, portati qui dalle Agenzie Marittime sarde di Porto Torres, hanno percorso le rovine di Tharros accompagnati da tre guide turistiche locali, compreso un giovane di Oristano, e si sono detti molto soddisfatti e incuriositi dal sito della Penisola del Sinis. Nel pomeriggio, un gruppo più ristretto di una ventina di persone ha allungato la visita, facendo tappa anche all’Antiquarium Arborense di Oristano. Un viaggio programmato da tempo e che per questo motivo non ha potuto ricomprendere una tappa al museo di Cabras per vedere i Giganti di Monte Prama. (cat.co.)

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