La Nuova Sardegna

Oristano

I garanti alla giunta: «Motivazioni infondate»

di Roberto Petretto
I garanti alla giunta: «Motivazioni infondate»

Il giudizio del Comitato chiamato a esprimersi sul “licenziamento” del dirigente In sette punti smontato l’atto d’accusa del nucleo di valutazione

01 agosto 2014
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ORISTANO. La giunta Tendas ne esce piuttosto male dal parere sul “procedimento di recesso del rapporto di lavoro aperto a carico del dirigente del settore lavori pubblici”. Un parere redatto dai tre tecnici (presidente Elisabetta Campus, componenti Maria Grazia Zoccheddu e Claudio Demartis) che formavano il Comitato dei garanti chiamato a esprimersi sulla vicenda del dirigente Walter Murru. La Giunta Tendas aveva dato al dirigente una valutazione ampiamente insufficiente e il sindaco aveva avviato le procedure per la conclusione del rapporto di lavoro.

Il passaggio preliminare era stato individuato nella richiesta di un parere al Comitato dei garanti. Parere che, come La Nuova ha anticipato nei giorni scorsi, sconsigliava il “licenziamento” di Murru. Tanto che c’è stato un repentino ripensamento del sindaco. Ma il parere del Comitato dei garanti dice molto di più. Trentadue pagine che smontano la condotta della Giunta, pezzo per pezzo. Anzitutto sui tempi. Il Comitato ha infatti rilevato che «il sistema di valutazione è stato approvato con sette mesi di ritardo rispetto all’inizio del periodo di valutazione, non consentendo al dirigente di conoscere preventivamente i criteri di valutazione cui conformare la propria azione gestionale».

Tempi non rispettati anche nell’assegnazione degli obiettivi «effettuata con dieci mesi di ritardo rispetto all’inizio del periodo di valutazione, non consentendone la gestione per un tempo adeguato».

Ma rilievi sono stati avanzati anche relativamente alla «definizione dei pesi dei comportamenti organizzativi» perché non è stato stabilito «un peso prevalente alla capacità di valutazione differenziata dei dipendenti».

Lacunosi anche i criteri di valutazione: «Per la valutazione delle competenze professionali e manageriali sono stati stabiliti indicatori generici e suscettibili di apprezzamento totalmente discrezionale e nono sono stati definiti target e indicatori specifici».

Inoltre, per la valutazione di alcuni obiettivi, «non si è tenuto conto del fatto che il non raggiungimento o il parziale raggiungimento degli stessi è derivato da causa non imputabile al dirigente».

In alcuni casi, addirittura, «non è stata formalizzata la modifica dell’obiettivo concordata con il dirigente».

Infine «per la maggior parte degli obiettivi e delle competenze professionali e manageriali, il contradditorio con il dirigente ha evidenziato la carenza, l’inconsistenza e o l’infondatezza delle motivazioni addotte a sostegno delle valutazioni effettuate dal nucleo».

Un parere che segna una Caporetto per l’amministrazione guidata dal sindaco Tendas, anche perché la indebolisce nel suo rapporto con la dirigenza dell’ente.

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