La Nuova Sardegna

Oristano

Ore 7.30: i volontari si incontrano per pulire il canale

di Caterina Cossu
Ore 7.30: i volontari si incontrano per pulire il canale

A Uras un gruppo di persone ha liberato il lato sinistro Manutenzione preziosa, negli occhi il ricordo dell’alluvione

27 luglio 2014
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URAS. Sono arrivati alle 7,30 nel punto dove la via Eleonora incrocia il canale della zona di Sant’Antonio. Una ventina di irriducibili pronti a liberare il rivolo di acqua dalle erbacce, quello che il 18 novembre si è trasformato in un fiume in piena. Qualcuno di loro abita proprio qui, nelle via parallela al canale. E in tanti venivano a giocarci da bambini, quando la vegetazione era una giungla fatta apposta per la guerra tra monelli. Allora questo pezzo di Uras si chiamava rione di Concias, perché i pozzi di acqua sono sempre stati tiepidi e le donne venivano a conciare le pelli e lavare i panni. Il giorno dell’alluvione qui la giungla di vegetazione era troppo più folta di quarant’anni fa e l’acqua ha travolto tutto, intrappolata dal muro di foglie insieme al fango e ai detriti che stava trascinando. Così questo gruppo di uomini volenterosi ha imbracciato forconi, carriole e pale, e nel giorno libero ha preferito al mare una giornata di lavoro al servizio della comunità. Un privato ha messo a disposizione anche una ruspa per un paio d’ore, per portare via i grandi fasci di erbe tirati fuori dal canale. Quattro ore di duro lavoro ripagate con un piccolo successo: a fine giornata il lato sinistro del canale era infatti sgombero. «Siamo qui perché vogliamo dare un segnale, ovvero che ci teniamo al nostro paese e vogliamo contribuire a tenerlo pulito, prevenendo le cause che purtroppo hanno contribuito al disastro dell’alluvione», spiegano in tanti. L’appuntamento per la pulizia del canale non è un caso isolato. È la seconda volta che lo stesso gruppo di volontari si riunisce per questa iniziativa, e la scorsa primavera era toccato al canale all'ingresso al paese nella zona di San Salvatore. Ieri c’erano tutti, compreso nonno Fadda che all'età di 75 anni ha voluto prendere parte alle operazioni di pulizia del rio Thamis. «Io la mia vita l’ho vissuta, ma finché sono attivo e vivo voglio pensare ai giovani e fare qualcosa anche per loro». E visto che d'estate sono tutti un po' più liberi, il gruppo di cittadini si è già dato appuntamento per la prossima pulizia. Tra dieci giorni toccherà al lato opposto dello stesso canale, il lato destro che scende verso la via Lussu.

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