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Un lungo elenco di problemi dalle case di Santa Caterina

di Alessandro Farina
Un lungo elenco di problemi dalle case di Santa Caterina

BOSA. Che i problemi non fossero pochi se lo aspettavano tutti. Ma il fiume di segnalazioni che arriva dal rione di Santa Caterina, primo dei quartieri urbani in cui il nuovo sindaco Luigi Mastino ha...

03 luglio 2014
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BOSA. Che i problemi non fossero pochi se lo aspettavano tutti. Ma il fiume di segnalazioni che arriva dal rione di Santa Caterina, primo dei quartieri urbani in cui il nuovo sindaco Luigi Mastino ha deciso di inaugurare gli incontri periodici con la popolazione, ha costretto più volte la fascia tricolore a riordinare idee e promesse di possibili interventi a breve termine. Il nuovo appuntamento è già fissato tra sei mesi, dopo l’incontro nei locali che ospitano i bambini della scuola dell’infanzia.

Nel popoloso rione vivono infatti numerose famiglie, nelle case di edilizia residenziale in capo a Comune ed Area, oltre che in quelle private o riscattate dagli enti pubblici. Uno scacchiere di difficile gestione, perché in molti stabili diversi appartamenti sono di privati e altri appartengono all’ente locale o all’ex Iacp. Sono situazioni che si trascinano da anni e vanno dall’allagamento dei seminterrati, agli impianti idrici o fognari non al top, dalla messa in sicurezza delle ringhiere cadenti ai rifacimenti delle facciate e sistemazione degli infissi, dalle infiltrazioni d’acqua piovana ai pericolosi scalini di accesso alle strutture. All’esterno le note dolenti si chiamano illuminazione pubblica insufficiente, spazi sportivi e per il gioco dei bambini assenti, aree verdi da sistemare, perdite idriche d’annata, traffico di mezzi pesanti e leggeri e pulizia generale.

«Per le questioni che competono ad Area segnaleremo formalmente come priorità la necessità di intervenire per la messa in sicurezza degli stabili», la premessa da parte del sindaco che ha formalizzato l’impegno del Comune, pur dovendo fare i conti coi limiti delle risorse a disposizione. È previsto un intervento in una delle palazzine di proprietà comunale, dove lo scantinato è perennemente allagato. Si provvederà poi a ripulire lo spazio adiacente il complesso utilizzato dalla Asl, sistemando il verde pubblico e diverse panchine. E questi sono gli interventi immediati. Per il resto c’è da valutare se sono ancora disponibili i fondi destinati a varie opere di arredo urbano dalla precedente amministrazione. Mentre per quanto riguarda il decoro urbani, la pulizia della cittadina e la raccolta differenziata, il Comune è intenzionato a sistemare delle telecamere anche in questo quartiere. «Ma è chiaro che la prima cosa sono il controllo continuo e la coscienza civile di tutti, perché su questo aspetto tutta la città è coinvolta»,conclude Luigi Mastino.

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